Come ogni autunno, la Federazione svedese di sci ha organizzato a Stoccolma il tradizionale media day inizio stagione, in cui la stampa incontra gli atleti delle squadre nazionali prima dell’avvio ufficiale delle competizioni. Alla presentazione del team di fondo mancava una delle stelle più attese: Frida Karlsson. La campionessa del mondo della 50km è del resto a Tenerife da una settimana, per svolgendo un periodo di allenamento in quota, ma ancora lontana dal freddo scandinavo. I giornalisti avranno modo di sentirla in collegamento digitale, una scelta che non ha entusiasmato la Federazione svedese, ma che l’allenatore della squadra femminile, Stefan Thomson, comprende totalmente: “Gli spostamenti avrebbero potuto compromettere il lavoro fatto e aumentato il rischio di malattie. Interrompere il periodo in quota non è mai positivo.”
Il blocco di lavoro per Karlsson proseguirà praticamente fino alle porte della stagione invernale, e questo le farà saltare anche il raduno sulla neve che la squadra svedese terrà a Vålådalen al termine dell’evento.
“Frida seguirà lo stesso piano del 2024, che per lei ha funzionato bene. Ha avuto problemi fisici in passato, e il lavoro al caldo sulla terraferma è più delicato per il suo corpo” ha continuato Thomson. Una scelta che era in qualche modo preannunciata dalle parole della 26enne durante le interviste rilasciate nel corso dell’estate, soprattutto visti i benefici avuti ad inizio della passata stagione, in quel di Ruka, dove ha conquistato la vittoria nella prima gara stagionale a poche settimane da un infortunio al piede sinistro.
Anche la madre dell’atleta, Mia Karlsson, ha confermato che le condizioni offerte dalle Isole Canarie sono quanto di meglio ci possa essere per Frida: “È praticamente lo stesso programma dell’anno scorso. Il suo corpo reagisce bene al caldo. E lì, in quota, ci sono condizioni fantastiche per allenarsi, sia in bici che sugli skiroll“.
Il tecnico, pur riconoscendo l’importanza della campionessa per il gruppo, si è detto fiducioso: “Certo, sarebbe stato positivo averla con noi, ma abbiamo comunque un gruppo numeroso. Ci sarà ottima competizione interna anche così.”
