Negli ultimi giorni si sono rincorse tante voci sulle conseguenze sportive che la condanna della giustizia ordinaria avrà sulla biathleta francese Julia Simon. I giudici di Albertville hanno condannato la 29enne a tre mesi di reclusione con sospensione della pena e 15.000 euro di multa per furto e truffa, ma si attende ancora di sapere quando la Commissione nazionale disciplinare della Federazione francese di sci (FFS) si sarebbe riunita: fonti di media d’Oltralpe parlavano già di questa settimana, ma questa mattina, Ski Chrono ha potuto confermare che la commissione si riunirà il prossimo 6 novembre per giudicare la campionessa sul versante sportivo della vicenda, solo 4 giorni prima che la squadra femminile si ritroverà per il raduno sulla neve a Bessans in vista della stagione invernale.
Stando al regolamento disciplinare della FFS, le sanzioni applicabili occupano uno spettro molto ampio, per un totale di quindici: si parte da un più blando ammonimento fino alla radiazione, passando per la nota di biasimo, la multa, la sospensione o la revoca provvisoria della licenza.
Il regolamento federale transalpino sancisce che “‘organo disciplinare di primo grado deve pronunciarsi entro dieci settimane dall’avvio del procedimento disciplinare”. È possibile presentare ricorso al consiglio federale d’appello, ma esso non ha effetto sospensivo “salvo decisione motivata dell’organo disciplinare di primo grado”. Pertanto, qualunque sia la decisione presa dalla Commissione Disciplinare, essa avrà effetto immediato.
