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Biathlon , Sci di fondo

Sci di fondo e biathlon – Falun si prepara a costruire un poligono, ma gli atleti dicono no

Lo stadio Lugnet di Falun è una delle location più tradizionali nel mondo dello sci di fondo; costruito per i Campionati del Mondo di Sci del 1974, ha ospitato cinque edizioni dei Campionati del Mondo e tra meno di due anni i migliori fondisti al mondo torneranno di nuovo nella località svedese della contea della Dalarna per contendersi le medaglie iridate.

Ma ben presto Lugnet potrebbe non essere solo sinonimo di sci di fondo: l’azienda municipale Lufab di Falun vorrebbe costruire un poligono con standard internazionali e introdurre il biathlon nell’arena, un progetto che costerebbe circa 20 milioni di corone svedesi (1.8 milione di Euro circa, ndr).

“Pensiamo che questo possa portare Lugnet a un nuovo livello, con diversi sport che possono essere praticati qui tutto l’anno” ha dichiarato l’amministratore delegato di Lufab, Maria Andersson, a SVT.

Un paio ambizioso che però non incontra i favori del mondo dello sci di fondo, a partire della Federazione Svedese di Sci, che ha da ridire sull’ubicazione del poligono: secondo il progetto presentato, sarà situato nei pressi dello stadio di sci, andando ad occupare la tribuna naturale, che attualmente può ospitare migliaia di spettatori. Lufab vorrebbe risolvere il problema con una tribuna temporanea, ma Pernilla Bonde, segretaria generale della Federazione Svedese di Sci, esprime la propria perplessità: “Non siamo sicuri di come sarà l’esperienza e siamo preoccupati per il finanziamento.”

Bonde non è da sola in questa crociata: anche gli atleti non sono d’accordo. “Sarà un po’ triste per noi e per il pubblico, che non potrà più stare sulla tribuna naturale. Mi sembra una proposta superflua” ha detto Maja Dahlqvist ad Expressen, suggerendo un trasferimento del progetto a Sågmyra, un’area urbana sempre appartenente al comune di Falun “Sarebbe stato meglio. Perché tanto poi non ci sarà nessuno che lo userà? Non ci sono comunque biatleti a Falun. Vivono tutti a Östersund.”

Alla 31enne fa eco Emil Danielsson, il quale ricorda che la Svezia ha già un impianto di alto livello per il biathlon e che da tempo è ormai base per il movimento nazionale. “Pensavo che i biatleti avessero sede a Östersund? Ecco perché mi sono trasferito a Falun. È necessario che il biathlon si svolga a Östersund. Altrimenti, si deve trovare una soluzione migliore a Falun.”

Le Forze Armate svedesi accolgono invece con favore il progetto di un poligono: il Reggimento della Dalarna a Falun ha attualmente un solo poligono di tiro e nessuno per il tiro a segno. “Abbiamo un crescente bisogno di tiro e di addestramento e oggi non c’è abbastanza spazio per un solo poligono” ha dichiarato il comandante del reggimento Ronny Modigs a SVT.

Infine c’è la questione delle tempistiche. Non è ancora chiaro quando i lavori inizieranno, ma non è da escludere che possa accadere già prima dei Mondiali. Un’opzione che non fa certo dormire sonni tranquilli al Comitato Organizzatore, come lasciano intuire le parole di Jonas Peterson, CEO di Falun 2027: “Certo, pensiamo che sarebbe stato molto più semplice e conveniente evitare questa situazione. È bello portare il biathlon nell’arena, ma questo non è qualcosa che aiuta i Campionati del Mondo di sci nordico”.

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