Da “pensionata” estiva a protagonista alla première di Östersund: la parabola di Marit Øygard è una di quelle storie davvero belle da raccontare.
Con una sola gara in attivo in Coppa del Mondo, convocata per prendere il posto di Ingrid Landmark Tandrevold a seguito dello spiacevole episodio aritmico di Kontiolahti, la 26enne norvegese aveva di fatto annunciato nell’agosto scorso lo stop all’attività agonistica per concentrarsi sugli studi di Medicina a Trondheim. Oggi invece, il suo nome è tra quelli che, con ogni probabilità, sarà al via della stagione di Coppa del Mondo a Östersund.
“Non so neanche dove o quando si disputa la prima gara di Coppa del Mondo” ha ammesso sorridendo, intervistata da NRK dopo la sprint.
Al di là dell’annuncio, però, il biathlon è rimasto comunque nella sua vita, anche se è diventato “quasi più un hobby”, libera dalla pressione della vita da atleta professionista. E forse è stata proprio questa leggerezza che le ha restituito competitività, regalandole il secondo posto nella sprint e il settimo nella Mass Start in quel del Sesongstart a Geilo. Risultati che sono stati sufficienti per guadagnarsi un posto nella squadra norvegese per la tappa svedese.
La novità ora impone però di fare i conti con la realtà e la sua scelta di vita fuori dalla pista. Per poter andare in Coppa del Mondo, Øygard chiederà ora alla facoltà un percorso di studi adattato agli impegni sportivi, con l’idea di portare avanti entrambe le strade. La biathleta di Skrautvål non vuole scegliere ora che ha trovato un equilibrio tra sport e studio.
“Ho lavorato duramente per entrare a Medicina, quindi in questo momento sto vivendo il mio sogno. Fare biathlon e studiare è fantastico, è davvero un problema di lusso” spiega la norvegese, definendo questa doppia vita “un privilegio”, anche se significa che oltre all’allenamento, allo studio e al riposo non c’è molto altro: “Vado ad allenarmi, torno a casa e poi devo sedermi a studiare. Per me funziona benissimo”.

