“Sono sorpreso”. Federico Pellegrino c’è e a trentacinque anni, dopo aver vinto tantissimo nel corso della sua bellissima carriera, riesce ancora a sorprendere sé stesso. Il valdostano delle Fiamme Oro aveva affrontato le gare di Muonio con la solita determinaziona, ma convinto di non essere ancora vicino alla miglior condizione. Invece, in Finlandia, l’azzurro ha chiuso due volte quinto, nella sprint a classico e nella 10 km a classico, ricevendo quei segnali che non si aspettava ma sperava.
«Sono sorpreso dalle ottime sensazioni avute – ha amesso Pellegrino a Fondo Italia – perché nell’ultimo periodo ho tirato tanto la corda anche per impegni che vanno oltre la mia vita da atleta, ma che era necessario chiudere prima dell’inizio della stagione, per poi concentrarmi bene sulle gare. Alla fine ho avuto lo stesso approccio degli ultimi anni. Sono contento di aver avuto queste conferme, in particolare nelle due gare a classico. Venerdì, col secondo tempo in qualificazione, ho capito di essere sempre sulla strada giusta e sono fiducioso, ma anche sopreso perché pensavo di essere più indietro».
Diversa è invece stata la 10 km a skating di domenica, che ha chiuso 23°. «Ero decisamente cotto mentalmente – ha detto il poliziotto valdostano – sia per le gare precedenti che per gli altri impegni. Non ero sul pezzo fin da subito, come avrei dovuto, così nei primi chilometri ho preso tutto il distacco che poi di fatto ho mantenuto fino all’arrivo. È proprio questo il motivo per cui facciamo queste gare. Ci servono a rompere il ghiaccio sia nella singola competizione che sul lungo periodo, perché è importante gareggiare dopo due settimane intense di allenamento, quando si è stanchi come potrebbe poi capitare in stagione alla terza settimana di un blocco di Coppa del Mondo. Sono soddisfatto, abbiamo portato a casa tutto il lavoro programmato».
A colui che è indiscutibilmente il leader dello sci di fondo italiano per carisma, esperienza ed ovviamente vittorie, è stato inevitabile chiedere anche un commento sulle prestazioni dei compagni. «Penso che l’Italia si sia messa bene in mostra a Muonio, in quanto almeno un nostro atleta è stato presente praticamente in ogni premiazione. Anche il fatto che i risultati siano arrivati con atleti diversi, sia uomini che donne, è certamente molto positivo. Inoltre, queste gare sono state utili a tutti noi per aprrocciarci alle gare e al freddo, che è sempre una questione delicata, in quanto quando arrivi a Ruka puoi anche commettere errori in questo senso. Ora tutti a casa a riposare, qualche giorno per scaricare tutto cercando di trovare la giusta brillantezza per l’esordio».