Medaglia mondiale nella mass start di Lenzerheide, migliore atleta Under 23 della passata stagione in Coppa del Mondo e candidata a un posto da titolare alle Olimpiadi di Milano/Cortina 2026, Océane Michelon a soli 23 anni è uno dei movimenti che rappresenta al meglio l’alto livello del biathlon francese, che sforna talenti in grado di salire in cattedra molto rapidamente.
“All’epoca erano obiettivi lontani” racconta a Nordic Magazine parlando del suo primo anno in una squadra federale, solo quattro anni fa “c’era molto da imparare e da fare, ma amo le sfide e non mi sono mai chiusa nessuna porta. Bisogna sempre cogliere le opportunità che si presentano”.
Un quadriennio vissuto a super velocità e bruciando le tappe, partendo dalla Junior Cup e passando poi in IBU Cup, facendo “prove” da grandi con le medaglie nelle competizioni juniores, fino al debutto fino in Coppa del mondo all’inizio del 2024 in Germania. Lo scorso inverno è arrivata finalmente, dopo la vittoria della Classifica Generale di IBU Cup, un’intera stagione di Coppa del Mondo.
“Ero come una bambina. Avevo gli occhi così aperti per godermi il momento presente che ero concentrata su ciò che dovevo fare. L’essenziale era concentrarmi sullo sci, sul tiro e su come eseguire bene tutto. Ho imparato molto ad Oberhof. Sono arrivata malata e non ero sicura di poter gareggiare, ma sono riuscita a ottenere il mio miglior risultato. Mi sono detta che dovevo divertirmi, che dovevo giocare le mie carte al meglio. È stato uno schema che ho cercato di ripetere per tutto l’inverno”.
Ai Mondiali di Lenzerheide, dopo pochi mesi, Michelon ha messo al collo due medaglie iridate, tra cui l’argento nella mass start. Un risultato arrivato con lo stesso spirito con cui ha affrontato tutta la stagione.
“L’obiettivo principale della stagione era partecipare al Grand-Bornand, poi tutto si è costruito poco a poco. Sono arrivata ai Mondiali piena di entusiasmo e ho vissuto questa esperienza appieno. È stata una gioia immensa. Per me è stata una medaglia collettiva, perché rappresentava le persone che mi circondano, i miei compagni, lo staff… È stata un’avventura umana.”
A pochi giorni dall’inizio della stagione, Michelon punta con grande – e giustificata – ambizione alle Olimpiadi; la consapevolezza di dover lavorare in ogni singola gara per ottenere il pass olimpico non le manca.
“Ogni gara sarà importante con una squadra così forte in cui tutti sognano le Olimpiadi. Le Olimpiadi sono l’obiettivo principale, ma le tengo in una linea temporale. Ci saranno altri obiettivi prima e tutto conterà. L’anno scorso, ciò che ha funzionato è stato non guardare troppo lontano, vedere ogni cosa una dopo l’altra, senza mettermi ulteriore pressione. Come un tema di maturità”.

