Seconda giornata di gare FIS a Gällivare, Svezia, con il programma che ha previsto una 10 km in tecnica classica con partenza ad intervalli. Oltre agli atleti delle nazionali svedesi, per questo weekend che precede l’inizio della stagione di Coppa del Mondo, sono presenti anche altri atleti provenienti da numerosi Paesi, come Norvegia, Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Cechia, Francia, Polonia, Slovenia, Estonia, Australia, Islanda, Lettonia, Bulgaria, Portogallo, Bolivia, Colombia e addirittura Arabia Saudita.
116 le atlete in starting list, 5 delle quali non hanno preso parte alla gara, tra cui Emma Ribom, bloccata dallo staff tecnico a scopo precauzionale dopo aver manifestato sintomi influenzali e un fastidio alle vie respiratorie e 3 non hanno concluso la propria prova. In ambito maschile, invece, di 184 atleti in distinta, in 10 non hanno partecipato con lo svizzero Cyril Faehndrich e il ceco e figlio d’arte Matyas Bauer, fondisti più rilevanti a non aver gareggiato e in 2 non hanno terminato la prestazione.
La gara femminile, condizionata da una fitta nevicata che ha reso tutto più epico, ha visto il rientro alle competizioni con una vittoria molto solida di Ebba Andersson. La 28enne fuoriclasse svedese ha infatti impostato una gara molto regolare, andando a guadagnare costantemente sulla più immediata inseguitrice, Moa Ilar, staccata al traguardo di 13”5, ad ogni intermedio, soprattutto nella seconda tornata. Il podio di giornata è completato dalla svizzera Nadine Faehndrich, sempre più a proprio agio anche nelle gare distance. Il distacco dalle svedesi, però, si aggira intorno al minuto, a dimostrazione che la forma c’è, ma è da affinare in vista delle gare di Coppa del Mondo.
Bene anche Moa Lundgren, quarta, davanti alle connazionali Evelina Crusell e Maerta Rosenberg, racchiuse tra loro da meno di due secondi. Buone le prestazioni delle polacche Monika Scinder ed Eliza Rucka-Michalek, rispettivamente settima e nona, tra altre due svedesi, Louise Lindstroem, ottava e Sofia Henriksson, decima.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
- ANDERSSON Ebba (SWE) 28.54.9
- ILAR Moa (SWE) +13.5
- FAEHNDRICH Nadine (SUI) +58.0
- LUNDGREN Moa (SWE) +1:16.3
- CRUSELL Evelina (SWE) +1:30.2
- ROSENBERG Maerta (SWE) +1:32.1
- SKINDER Monika (POL) +1:42.7
- LINDSTROEM Louise (SWE) +1:43.7
- RUCKA-MICHALEK Eliza (POL) +1:52.3
- HENRIKSSON Sofia (SWE) +1:58.5
La gara maschile, anch’essa condizionata da una fitta nevicata che sì leggermente alzato le temperature dopo il freddo gelido di ieri, ma allo stesso tempo ha reso la località svedese una cartolina invernale perfetta, è stata conquistata, per dispersione, da un impressionante Edvin Anger che ha sbaragliato la concorrenza con una prestazione perfetta sotto ogni punto di vista.
Contesa condotta in testa, letteralmente, dal primo all’ultimo metro e ben 40” secondi sul più immediato inseguitore, Leo Johannson, bravo a mettersi dietro di 1”5 il talento più puro che lo sci svedese abbia prodotto ultimamente, il vincitore in carica della Vasaloppet Alvar Myhlback, che con questi risultati, un pensiero alla Coppa del Mondo, lo fa eccome, nonostante le smentite dei giorni scorsi. Basti pensare che tra il secondo e il decimo odierni sono intercorsi solo 20”, la metà di quanto fatto registrare da Anger rispetto al secondo classificato. Un dominio in piena regola.
Da segnalare anche il rientro alle gare di William Poromaa e Jens Burman, oggi lontani dai primi a causa dell’alto carico di lavoro svolto tra estate e autunno e non ancora in grande forma.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
- ANGER Edvin (SWE) 24:36.7
- JOHANSSON Leo (SWE) +39.5
- MYHLBACK Alvar (SWE) +41.0
- ROSOJE Eric (SWE) +47.4
- PERSSON Jesper (SWE) +48.8
- BERGLUD Gustaf (SWE) +53.1
- GISSELMAN Truls (SWE) +53.4
- SCHOONMAKER JC (USA) +55.1
- EKBERG Johan (SWE) +58.1
- HAEGGSTROEM Johan (SWE) +59.3

