Al termine della 10 km in tecnica classica femminile di Beitostoelen, la fondista norvegese Kristine Stavaas Skistad ha terminato la propria gara con delle pattinate extra poco prima del traguardo e in seguito è stata convocata per un colloquio con la giuria. In precedenza, Skistad ha detto a NRK: “Ero così stanca alla fine che non riuscivo a rimanere in pista”.
Il direttore di gara di Beitostoelen, Torbjoern Broks Pettersen, ha quindi spiegato alla NRK: “Abbiamo visto cose, a parte questo non posso commentare”. L’esperta di sci di fondo della NRK, Therese Johaug, non crede del tutto alla spiegazione della fondista e dice: “A dire il vero, non ci ho creduto del tutto. Sembrava fosse stato fatto intenzionalmente”.
Skistad aveva già annunciato ieri, venerdì 21 novembre, dopo la vittoria nella sprint, che avrebbe preso un cartellino giallo sabato, per evitare di portarselo dietro in Coppa del Mondo. Il motivo è che la fondista ha ricevuto il suo primo cartellino giallo della stagione durante i quarti di finale.
Un cartellino giallo nello sci di fondo è per molti versi lo stesso che conosciamo nel calcio. Un avvertimento da parte degli arbitri. O della giuria in un contesto di sci di fondo. E sono proprio questi cartellini gialli che possono rivelarsi fatali più avanti nella stagione.
Astrid Oeyre Slind, che non ha gareggiato a causa di problemi al tendine d’Achille spiega: “Ruba qualche metro, ma non più di tanto. Dipenderà dalla giuria cosa faranno. È facile, ma è una gara in tecnica classica, quindi. Probabilmente è per non portarsi il giallo in Coppa del Mondo, adesso toccherà alla giuria spiegare se ci sarà una penalità o un cartellino giallo”.
