“Visto quanto vanno forte?” Nella sua casa a Varena, dove sta passando qualche giorno per riposarsi e preparare le valige, tra il lungo raduno di Muonio e le successive trasferte di Coppa del Mondo, Nicole Monsorno ha dato un’occhiata alla sprint a tecnica classica di Gällivare per vedere a che punto sono le big del circuito, tra cui la sua amica Nadine Fähndrich, con la quale si è spesso allenata quando la svizzera è venuta all’albergo di famiglia a Passo di Lavazè, il Dolomiti Apart & Rooms.
Pochi giorni per ricaricare le batterie, passare del tempo col suo ragazzo Paolo e la propria famiglia, qualche coccola ai suoi gatti, ed è già lunedì, il momento di partire per Ruka. Per Monsorno arriva il ritorno alle gare, le prime dopo il lungo periodo di stop.
«Sto bene – ha detto la fiemmese a Fondo Italia – penso di aver recuperato ormai bene la spalla. In questi mesi ho rotto anche il ghiaccio con il clima da gara, tra Blinkfestivalen, Oberhof e Muonio, ma la vera prova sarà Ruka, perché la Coppa del Mondo è un’altra cosa. Sono quelle le gare che contano e sono davvero curiosa di confrontarmi con le altre».
A Muonio, Monsorno non è ancora apparsa brillante, ma la trentina delle Fiamme Gialle è tranquilla, convinta del lavoro fatto. «Penso che in estate abbiamo lavorato veramente bene. Abbiamo avuto l’opportunità di stare tanto tempo sulla neve, che per me è importantissimo perché sento che stare sugli sci mi fa bene. Ho lavorato tanto sulla tecnica e spero che i miglioramenti si vedranno anche in gara. Le gare di Muonio non sono andate come speravo, ma venivamo da delle belle settimane di carico e forse io avevo perso un po’ della brillantezza necessaria nella sprint».
Un anno fa, Monsorno si comportò molto bene nella sprint di Ruka in quella che per lei era la prima esperienza nella località finlandese. «Sicuramente partire dalla tappa di Ruka è un privilegio, ha un altro sapore poter cominciare la stagione immediatamente dal massimo livello. Poi mi piace la pista e ho anche il bel ricordo dello scorso anno dove sono andata bene. Ho veramente tanta voglia di ricominciare e di farlo da lì».
A Muonio, dove era in gruppo anche Cassol, Monsorno ha avuto come compagne d’allenamento tutte le azzurre più competitive nel format della sprint, visto che nel gruppo vi erano anche Ganz, Laurent e De Martin Pinter. «Si, ma proprio per tutta l’estate credo che mi abbia aiutato molto avere questo bel gruppo, che è davvero completo. Sicuramente essere a Muonio con così tante compagne di squadra e anche competitive, ha alzato livello e la qualità degli allenamenti».
Nel raduno finlandese, la nazionale di sci di fondo aveva anche il nuovo truck acquistato dalla FISI. Un bel passo avanti per la squadra azzurra. «È bellissimo! Ora siamo alla pari con le altre nazioni e sono felice per i nostri skimen, perché abbiamo visto quanto sia d’aiuto per loro. Vero, continueranno a svegliarsi prestissimo e lavorare come pazzi, ma almeno non dovranno montare e smontare la baracca ogni volta e soprattutto lavoreranno in un bellissimo ambiente. Vedrete che faranno un lavoro ancora migliore rispetto a quello già ottimo che fanno da anni».
In conclusione, Monsorno ha parlato dei suoi obiettivi per questo inizio di stagione. Dopo il brutto infortunio, la trentina delle Fiamme Gialle sa di dover avere pazienza, anche perché ha la consapevolezza di qual è il suo valore in Coppa del Mondo quando la condizione c’è.
«Mi sono imposta di fare un passo alla volta – ha ammesso l’azzurra – non voglio pormi obiettivi troppo alti legati ai risultati. Sarò contenta se sarò riuscita a dare il cento per cento di me stessa. Al momento non posso avere la certezza di sapere a che punto sono rispetto alle altre e potrò scoprirlo solo lì, quindi farei un errore se mi creassi delle pressioni inutili. Sicuramente la passata stagione mi ha dimostrato che quando sto bene posso fare top ten in Coppa del Mondo. Parto con questa consapevolezza, che mi aiuterà ad avere la giusta pazienza».

