OESTERSUND – Inizia bene la stagione individuale di Tommaso Giacomel che chiude l’individuale maschile al settimo posto, migliore dei non scandinavi, migliorando anche il proprio miglior risultato nella gara di esordio stagionale, ottenuto sempre ad Oestersund due anni fa. Anche se c’è qualcosa da limare, l’azzurro delle Fiamme Gialle può essere soddisfatto.
“È andata abbastanza bene, speravo di fare un po’ meglio, al tiro oggi ho cercato di metterci più controllo possibile, per provare a fare quattro zeri ma non ci sono riuscito, credo che il primo bersaglio mancato a terra fosse fuori di un unghia perché l’avevo visto molto bene, quindi peccato, però l’anno scorso avevo iniziato la stagione molto peggio, perciò non mi lamento, quest’anno sono partito con il piede giusto e spero di far meglio sabato nella sprint.” ha detto ai microfoni di Fondo Italia, intervistato dall’inviato ad Oestersund, Giorgio Capodaglio.
Buone sensazioni fisiche comunque, perché come conferma lo stesso primierotto, “la 20km qui è tanto esigente perché la pista è nervosissima, in discesa si fa quasi più fatica che in salita perché non c’è un metro dove si va dritti, e bisogna sempre continuare a lavorare. È tosta!”
Una prestazione convincente però da parte di tutta la squadra, che Giacomel tiene a sottolineare, supportando anche i compagni di squadra che hanno avuto qualche difficoltà.
“Finalmente una bella gara di squadra, anche di Dido (Bionaz, ndr) che mi ha detto di aver un po’ buttato l’ultimo colpo in piedi, però gli ho detto che fino all’altro giorno ne buttava tre in una sola serie, quindi…deve essere felice! Mi dispiace per Brauni (Braunhofer, ndr) che mi ha detto di aver avuto una giornataccia, ha avuto dei crampi fin da subito, per gli altri sono contento!”
Un’ultima domanda però non può che essere dedicata al bellissimo gesto che i giovani della squadra maschile hanno tributato a Dorothea Wierer, che durante l’estate ormai da anni effettua la preparazione con la squadra maschile, nel giorno della sua vittoria nell’Individuale, andando al centro di biathlon per festeggiarla appena tagliato il traguardo.
“Per me Dorothea è molto importante, oltre ad essere una grandissima rompiscatole!” ci racconta Giacomel nel suo modo ironico e pungente, ma che cela l’emozione per il successo di una persona, oltre che una compagna di squadra per lui speciale “È una persona molto buona e molto umana, andiamo molto d’accordo anche se a volte litighiamo, ci vogliamo molto bene e alla fine credo che ieri noi ragazzi giovani essere venuti qui a festeggiarla le abbia fatto molto piacere e non siamo venuti qui solo per farci vedere, è stato un gesto sentito.”

