Inizia il secondo weekend di Coppa del Mondo in quel di Trondheim, fine settimana chiave per molte squadre vista la concordanza del programma con quello olimpico.
Sulle piste dei Mondiali dello scorso anno, le condizioni ideali di neve e freddo rendono la pista molto veloce, e la qualificazione va all’esperta sprinter finlandese Jasmi Joensuu, protagonista di una qualificazione mostruosa in classico con un 3’26″6 sulle svedesi Ilar Moa e Linn Svahn, al rientro in Coppa del Mondo dopo l’infortunio che l’aveva vista vittima proprio sulle nevi norvegesi alla vigilia del Mondiale dello scorso anno.
Una qualificazione che vede protagoniste tante scandinave ma poche norvegesi nelle prime 10 posizioni, con la sola Laura Gimmler, decima, prima delle non scandinave.
Buon risultato per l’Italia, con tre atlete qualificate su 5 in un contesto con una forte presenza di atlete di casa. Torna a qualificarsi Nicole Monsorno dopo la prima sprint, sempre in classico di Ruka, ma ricordiamo che è la seconda sprint per lei dopo il torno alle gare dall’infortunio della passata stagione. Per la trentina il 20esimo tempo, a 6″72 dalla testa. Alle sue spalle la compagna di squadra Federica Cassol: la valdostana ha un ritardo di 6″96 da Joensuu. Prima qualificazione per la giovane azzurra Iris De Martin Pinter, che dopo una sprint poco brillante a Ruka, torna a far vedere quei buoni segnali che si erano messi in luce durante le gare FIS di Muonio; per lei il 23esimo tempo, giusto dietro la norvegese Kristine Stavaas Skistad, oggi non brillante nel prologo.
Rimpianto invece per Caterina Ganz, prima delle esclusa per soli 5 centesimi. Niente da fare per Nadine Laurent, che perde molto nella seconda parte del giro e chiude in 49esima posizione.
Per i padroni di casa, buoni segnali dalle gemelle Weng che ritrovano la qualificazione, ma anche dalla giovanissima Andreassen, protagonista di una grande qualificazione con l’ottavo tempo.
Per le batterie, appuntamento alle 12.15: batterie molto equilibrate, per una gara che si preannuncia infuocata fin dai quarti di finale, con le azzurre che scelto la terza, la quarta e la quinta batteria.


