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Biathlon – Tutta la felicità di Tommaso Giacomel dopo la vittoria nella Mass Start di Annecy-Le Grand-Bornand: “Vincere qui è speciale, mi sento molto amato dal pubblico francese”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

LE GRAND BORNAND – Tommaso Giacomel è il primo azzurro, in tutto il comparto degli sport olimpici invernali, a conquistare almeno due gare in questa, che per molti, è una stagione speciale che andrà a culminare con i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. La vittoria nella Mass Start di Annecy-Le Grand-Bornand, seconda nel format a 11 mesi di distanza dalla prima a Ruhpolding e terza in totale, è stata molto sentita per lui, che adora gareggiare nella località francese.

Al termine della gara e della premiazione, è stato avvicinato dai microfoni di FondoItalia con il nostro inviato presente in terra francese, Giorgio Capodaglio, al quale ha raccontato tutte le sue sensazioni ed emozioni.

“Oggi è stata la prima volta che mi è successo di arrivare al traguardo con la bandiera e spero non sia l’ultima. È stata una giornata nella quale mi sono sentito incredibilmente forte. Sono felice di come ho gestito la gara, le energie, il tiro e vincere qua ha un sapore estremamente speciale perché mi sento molto amato dal pubblico francese. La pista mi piace molto ed aver vinto qui è straordinario”.

Dopodiché spiega come ami le località con tanto pubblico: “C’è una grande differenza emotiva per me nel vincere una gara qui o a Ruhpolding che a Kontiolahti. Per adesso ho vinto in bei posti”.

In seguito si concentra su cosa significhi per lui indossare il pettorale rosso di leader della classifica di specialità, cosa che accadrà il prossimo 25 gennaio nella gara di Nove Mesto: “È la prima volta per me, ho fatto un’intera stagione col pettorale blu, ma quello rosso è differente. Sarà difficile andare a conquistare quello giallo di Johan-Olav (Botn, leader della classifica generale ndr), ma ci proverò sicuramente”.

Continua parlando della gara e di questo che per lui è un sogno: “Fatico ancora a crederci, fare oggi biathlon è stato meraviglioso. Mi sono sentito in una bolla, avevo un flow incredibile al tiro ed è stato fantastico. Sapevo che c’erano 23.000 persone che nell’ultima serie facevano il tifo per Eric (Perrot ndr), un po’ meno per me. Sono riuscito ad isolarmi, sentivo solo i miei polmoni e la sensibilità che avevo sul grilletto. È stato bellissimo”.

Giacomel poi parla della gestione sia in pista che al poligono: ““Oggi mi sentivo incredibilmente forte e nel quarto giro ho deciso di forzare un po’ sugli sci per crearmi un buco sugli altri. So che sparo più veloce rispetto a tutti e quindi anche se avessi sbagliato un colpo avrei avuto un margine tale da uscire dalla penalità ancora in lizza per la vittoria. Tatticamente ho gestito la gara molto bene”.

Conclude paragonando Annecy-Le Grand Bernard all’Arthur Ashe di New York e raccontando la sua felicità nel vincere la prima volta davanti ad Elisa, la sua ragazza: “Lei ha fatto 3/4 anni di fila ad Hochfilzen e quest’anno ha deciso di non venire e ho vinto, si era un po’ stufata (ride ndr). È venuta qui e sono molto felice di aver vinto davanti a lei e davanti ai miei amici che conosco da una vita e sono venuti fin qua per divertirsi e guardarmi gareggiare. Sono molto contento di avere persone così al mio fianco. Oggi mi sentivo forte quasi come Johannes Boe (ride ndr)“.

Di seguito, il video integrale dell’intervista.

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