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Sci di fondo

Sci di fondo – L’orgoglio di Pellegrino: “Ho cercato di raccontare ciò che ha contribuito ad essere quello che sono”

ROMA – Uno sguardo pieno di gioia, gli occhi lucidi e colmi di una felicità e di un orgoglio che raramente si sono visti nei suoi occhi: è così che Fondo Italia trova Federico Pellegrino al termine della cerimonia di consegna del tricolore per la Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici di Milano Cortina. Presente nella Sala dei Corazzieri del Quirinale, alla presenza del Presidente Mattarella, del Ministro Abodi, e delle altre autorità civili, militari e sportive, il leader del fondo italiano ha fatto un discorso profondo, che racchiude tutta una carriera ma anche i valori che raccontano l’uomo, oltre lo sport.

“Oggi è stato davvero molto bello, emozionante, e ho lavorato al discorso per qualche ora, perché non avevo avuto tempo per farlo da quando mi è stato dato il termine” racconta all’inviato Giorgio Capodaglio “Però era un discorso sentito, ho cercato di raccontare uno degli aspetti più importanti che credo abbiano contribuito ad essere quello che sono come persona e come atleta, ovvero la capacità di scegliere e tutto ciò che c’è attorno ad una scelta, così come la scelta di accettare questo ruolo di portabandiera.”

Una notizia che, il caso ha voluto, è arrivata proprio in occasione della tappa di Coppa del Mondo di Davos, località che da sempre rappresenta un posto speciale per il campione, e dove anche quest’anno ha trovato due splendidi podi.

“La mattina ero a sciare prima della team sprint” ci racconta il fondista valdostano, ricordando la giornata dell’annuncio “mi era già stato anticipato ma sono arrivati alcuni messaggi da parte dei giornalisti (con l’ufficialità), e io non avevo ancora avvisato i miei genitori quindi in fretta e furia ho cercato di chiamarli e poi la giornata si è rivelata bella piena!”

Pensando a ciò che lo aspetta tra meno di 50, l’azzurro è già sopraffatto dall’emozione. “Il ricordo che mi viene in mente per primo è l’ingresso nello stadio a Sochi, la mia prima cerimonia di apertura ed è un’emozione grandissima che porto ancora con me, e lì facevo solo parte di una delegazione, quindi non mi immagino cosa possa voler dire entrare nello stadio , in un’Olimpiade in casa come portabandiera. Sarà una gioia immensa.”

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