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Sci di fondo

Sci di fondo – Milano Cortina 2026 saranno le ultime Olimpiadi per Heidi Weng, ma tiene il riserbo sul fine carriera.

Foto credits Fondo Italia

Dopo il ritiro definitivo di Therese Johaug in primavera, Heidi Weng è sicuramente diventata la figura di riferimento per lo sci di fondo norvegese, ultima rappresentate di quella generazione vincente di cui faceva parte anche Marit Bjoergen, oggi vice allenatrice della squadra femminile della Nazionale norvegese. Oggi 34enne, Weng è pronta a vivere le sue ultime Olimpiadi, come ha dichiarato all’emittente norvegese TV2, iniziando ad intravedere la fine della sua carriera agonistica.

“Quando sono ad un raduno, ora sono la più grande. Mi sento ancora giovane e promettente, ma so che non lo sono più davvero” confessa, raccontando anche che ora generalmente condivide i suoi alloggi proprio con la ex compagna di squadra Bjoergen e gli altri allenatori.

Per questa stagione, l’obiettivo principale è sicuramente tornare a conquistare una medaglia olimpica, che non è più arrivata dopo il bronzo nello skiathlon ai Giochi di Sochi nel 2014. A Pyeongchang nel 2018, la fondista di Enebakk non è riuscita a far meglio dell’ottavo posto, mentre le Olimpiadi di Pechino 2022 le ha viste dall’Alpe di Siusi, dove era in isolamento a causa del Covid per poi tornare a casa. Inutile dire che Milano Cortina 2026 avrà per lei un valore speciale, avendo anche un buon feeling sulle piste fiemmesi, dove ha conquistato la sua prima medaglia d’oro iridata in staffetta nel 2013. “Ho partecipato al mio primo campionato in Val di Fiemme nel 2013. È forse il Mondiale che ricordo meglio e che mi è piaciuto di più. Allora ero ancora sconosciuta e non ero affatto nervosa, e alla fine è andata piuttosto bene.”

Da allora, si sono svolti cinque Mondiali e due Olimpiadi e Weng ha raccolto tante medaglie, soprattutto iridate ma, fa notare, “me ne manca ancora un’ultima (l’oro olimpico, ndr). Ora devo cercare di essere in forma quando inizieranno i Giochi, in modo da poter andare bene fin da subito e non solo finire bene. A Trondheim ho sentito di esserci riuscita.” Per raggiungere l’obiettivo, è fondamentale restare in salute: “Se sono in forma, può succedere di tutto. Dopo il Tour de Ski, per me è fondamentale tornare a casa. È lì che trovo la massima pace, e in effetti è sempre stato così. Torno a casa, mi riprendo e mi riposo un po’ tra una gara e l’altra. È importante per me.” 

E per il post-Olimpiadi? Nel 2027, dei nuovi Campionati Mondiali si svolgeranno a casa delle rivali svedesi, a Falun, ma Weng non vuole rivelare ancora se sarà in pista o meno. “In un certo senso ho deciso, ma a volte si rimanda di un altro anno. Quindi è meglio non dire nulla. Vedremo. Sono ormai avanti con gli anni, quindi forse è ora di fare qualcos’altro” spiega; nei suoi progetti futuri sicuramente un’avventura nella corsa su strada, con l’idea di cimentarsi nelle distanze di 3, 5 o 10 chilometri.

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