Tripudio Stati Uniti a Dobbiaco! Il nuovo format della heat mass start di 5 km testato oggi al Tour de Ski si dimostra molto adatto agli atleti a stelle e strisce e, dopo il successo di Schumacher, arriva il raddoppio di Jessie Diggins, strepitosa nel vincere la sua batteria, piena di atlete di alto livello, facendo segnare anche il miglior tempo assoluto, nettamente. Battute nel confronto diretto le svedesi Emma Ribom e Moa Ilar, seconda e terza. Diggins amplia così il proprio vantaggio nella generale. Poi è quarta una sempre più convincente e in crescita Leonie Perry, mentre è quinta a sorpresa la ventenne canadese Alison Mackie. Ancor più clamoroso è il sesto posto della polacca Eliza Rucka-Michalek, classe 2000, davanti ad Ebba Andersson e alla russa Dariya Nepryaeva.
Astrid Oyre Slind ha chiuso solo al dodicesimo posto, dopo aver finito al terzo posto nella seconda serie vinta da Maja Dahlqvist, nona. La campionessa norvegese è giunta dietro anche a Caterina Ganz, brava a trovare il piazzamento sfruttando la serie più veloce. Per lei è arrivato il pareggio del miglior risultato di carriera, peccato però per l’indecisione all’inizio della lunga discesa, altrimenti per lei sarebbe arrivata anche la top 10. La prima serie ha visto il successo di Nadja Kaelin, ma con tempi decisamente alti, 22esima, così come la quarta batteria, vinta da Teresa Stadlober, alla fine solo 17esima.
Il format della heat mass start scatenerà polemiche e critiche anche al femminile, ma quantomeno ha consentito di vedere davanti atlete diverse dalle solite e ha regalato piazzamenti di prestigio anche a nazioni che di solito non vedono mai i primi posti della classifica nello sci di fondo. Questa imprevedibilità può essere un fattore positivo che fa da punto di partenza per riflettere sul futuro e sull’eventuale evoluzione di questa prova.
CRONACA DELLE BATTERIE
Nella prima serie hanno tenuto alto il ritmo le svedesi Karlsson, Hagstroem e Lundgren per gran parte del percorso. Frida ha accelerato nel tratto più ripido della salita, senza però fare una grande selezione. Hanno così provato ad allungare le sorelle svizzere Nadja e Marina Kaelin, seguite dalle tedesche Sauerbrey e Hoffmann. Il ritmo è sembrato però non molto elevato per tutta la gara, vinta alla fine da Nadja Kaelin con il tempo di 11’15.7, davanti ad Helen Hoffmann e Katherine Sauerbrey, mentre è solo 13esima una Frida Karlsson che è sembrata tirare i remi in barca nel finale.
Nella seconda batteria Slind e Dahlqvist hanno condotto la prima parte di gara, poi ha allungato Pierrel, ma al primo rilevamento il tempo era più lento di 3″ rispetto alla prima serie. Poi è Heidi Weng a provare a dare una sterzata all’andatura che sembra decisamente troppo tranquilla. Il secondo intertempo ha visto così il parziale identico rispetto alla prima batteria, con le ragazze della seconda decisamente in ripresa. Slind ha spinto forte in salita, portando il suo drappello selezionato a 7″ di margine su Kaelin. Slind ha guadagnato qualche metro, con Fosnaes poi molto brava a chiudere il buco, riportando sotto anche Kern, Fink e Dahlqvist. Il quintetto si è quindi giocato il successo, con Maja Dahlqvist che ha fatto valere il suo sprint, davanti a Kern e Slind. Il tempo di 11’01.0 è 14″ più rapido rispetto alla prima serie.
La terza serie vedeva al via Jessie Diggins, che, come suo solito, sin dall’inizio non si è risparmiata, andando avanti sin da subito con grande coraggio. Alle sue spalle Ilar, la prima a darle un cambio, e Ganz. L’andatura elevata ha portato le ragazze ad avere già 5″ di margine. Ha provato quindi ad allungare Eva Ingebrigtsen, prendendo qualche metro di vantaggio, ma Diggins ha chiuso prontamente. Al secondo intermedio il vantaggio è di quasi 10″, grazie anche all’impulso dato da Ebba Andersson. Nel tratto di salita ripida ecco Diggins forzare il ritmo. Una decina di atlete è andata quindi a giocarsi il successo, con anche un’ottima Ganz presente. Finale entusiasmante, con Diggins che ha sverniciato le svedesi Ribom e Ilar sull’ultima rampa e ha fatto segnare un incredibile 10’51.2, nettamente il miglior tempo. Bene nona Caterina Ganz.
La quarta serie, con meno atlete quotate al via, ha visto spesso davanti una pimpante Gina Del Rio. L’andorrana ha condotto buona parte della gara, alternandosi poi con Simpson-Larsen e Stadlober. I tempi sono però decisamente alti rispetto alla batteria precedente. In salita se ne è andata Teresa Stadlober, che però nel finale non ha avuto la velocità per fare il vuoto ed è stata ripresa, ma ha comunque tenuto duro vincendo alla fine la serie su Simpson-Larsen. Il tempo è però alto, 11’13.6 e vale per lei solo il 17esimo posto.


