Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la Wings for Life Run, la più grande corsa benefica al mondo che si è corsa in contemporanea mondiale da centinaia di migliaia di persone, organizzata in collaborazione con Redbull e Adidas. Arrivata alla sua 12esima edizione, la charity run si pone come obiettivo quello di “correre per chi non può”, devolvendo il 100% delle quote di iscrizione direttamente alla ricerca ricerca scientifica per trovare una cura alle lesioni del midollo spinale.
L’appuntamento sarà per tutti alla stessa ora (11:00 UTC, le 13 in Italia) quando la corsa (ma anche una semplice camminata o, perché no, una pattinata sugli skiroll) fuori dagli schemi avrà inizio, con colori, sorrisi e goliardia (tanti i costumi divertenti e originali che negli anni i partecipanti hanno sfoggiato). Del resto, mentre in una corsa “normale”, indipendentemente dalla distanza, l’obiettivo è quello di tagliare il traguardo, nella Wings for life no: qui, infatti…si scappa! Sì perché, il traguardo, in questa gara è mobile: i partecipanti sono chiamati a correre quanto più possibile, prima che una “Catcher Car”, che darà ai corridori 30 minuti di vantaggio, si metta al loro inseguimento e li “acchiappi”.
E questa domenica, 4 maggio, si unirà alla corsa anche la biathlon family, che attraverso il suo sito Biathlonworld ha chiamato a raccolta atleti, allenatori, tecnici ma anche tutti gli appassionati che vorranno unirsi per sostenere un “membro della famiglia”, l’atleta junior polacca Milena Widlak.
Nel febbraio di quest’anno, la 19enne ha subito una lesione al midollo spinale in un grave incidente in allenamento e la biathlon family vuole per questo sostenerla in ogni fase del suo percorso.
Inoltre, come messaggio di supporto all’atleta e a tutte le persone che come lei si trovano a dover affrontare una lesione spinale, l’IBU donerà alla causa tutte le multe riscosse dalle gare nella stagione 2024-2025.
La famiglia del biathlon ha risposto come sempre presente in questi giorni, e saranno al via di questa corsa – che può essere sia virtuale, in qualunque parte del mondo ci si trovi, che “in presenza”, in una delle sette “flagship run” organizzate in alcune città europee, tra cui Vienna e Monaco di Baviera.
Tante le stories dei biathleti che hanno accettato la sfida, tra cui spicca sicuramente Dorothea Wierer, che già lo scorso anno era al via in quel di Milano in una delle App Run, corse organizzate in cui i partecipanti vengono inseguiti invece da una Catcher Car virtuale; assicurata anche la presenza di Anna Gandler, che sulle sue stories di Instagram sta promuovendo ampiamente l’iniziativa. Il Team Italia sarà anche ben rappresentato, con Lukas Hofer, Martina Trabucchi, e il tecnico Jonne Kahkonen già nell’elenco degli iscritti sul sito della corsa nel Team “Biathlon Runs For Milena”.
Bellissimo anche il segnale che lancerà Marketa Davidova che, attualmente in recupero dopo l’intervento alla schiena subito per l’ernia del disco che le ha fatto perdere un’intera stagione, ha deciso di prendere parte all’iniziativa, come conferma la Federazione Ceca di biathlon.
Non importa dunque dove si è, non importa come si partecipi, l’importante è farlo: la ricerca sta facendo passi da gigante in questo settore, ridonando a tante persone la speranza e la possibilità di camminare e non deve assolutamente fermarsi.