Si chiude il capitolo relativo al caso del biatleta russo Evgeny Ustyugov, accusato della violazione delle norme antidoping per fatti risalenti a oltre 10 anni fa. Un processo lungo, che si è protratto su tre gradi di giudizio e che oggi giunge al suo atto conclusivo con la decisione del Tribunale Federale Svizzero. Il massimo organo giudiziario elvetico ha infatti respinto il ricorso di Ustyugov, confermando quanto deciso nei due precedenti gradi.
Nello specifico, il Tribunale Federale Svizzero ribadisce dunque quanto deciso in precedenza dall’Anti-Doping Hearing Panel (il tribunale della Biathlon Integrity Unit dell’IBU) e dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. Ciò significa che a Ustyugov vengono revocati tutti i risultati ottenuti tra il 24 gennaio 2010 e la fine della stagione 2013/14, comprese dunque sia le Olimpiadi di Vancouver 2010 che quelle di Sochi 2014. Nello specifico, tra i numerosi risultati revocati – da oggi definitivamente – al biatleta russo, anche l’oro nella mass start di Vancouver (va a Martin Fourcade) e l’oro in staffetta a Sochi (va alla Germania), così come l’argento nella mass start dei Mondiali di Khanty-Mansiysk 2011 (va all’azzurro Lukas Hofer).
A esprimere soddisfazione per la fine di un lungo percorso giudiziario è Greg McKenna, dirigente a capo della Biathlon Integrity Unit, che attraverso un comunicato dell’IBU dichiara: “La decisione del Tribunale Federale Svizzero rende definitivo un caso che si trascinava da tempo e rappresenta un passo importante per sostenere uno sport pulito. Pur rammaricandoci per il tempo che è stato necessario per arrivare a questo punto, la sentenza rafforza il principio che le violazioni del doping saranno identificate e sanzionate, per quanto complesso possa essere il processo. Continuiamo a incoraggiare tutte le istituzioni coinvolte nell’arbitrato sportivo a lavorare per ottenere risoluzioni più tempestive, in modo da preservare l’integrità della competizione e proteggere gli atleti puliti”.