Una delle grandi conquiste del salto con gli sci negli anni a venire sarà sicuramente l’unificazione dei calendari maschili e femminile, un progetto volto a ridurre l’impatto ambientale della carovana e notevoli risparmi economici per impianti e comitati organizzatori. Questa parificazione dei calendari, volta anche ad esaltare e a far crescere ulteriormente il salto femminile, dovrebbe portare anche – finalmente – alla nascita della Tournée dei Quattro Trampolini “in rosa”, prevista per la stagione 2026/2027, ma questo sogno delle saltatrici potrebbe essere ritardato ancora da questioni di natura economica.
Uno dei must dietro al Torneo dell’Aquila d’oro per le saltatrici è che i trampolini che lo ospiteranno siano muniti di un impianto di illuminazione artificiale, affinché le competizioni possano protrarsi anche nell’arco della giornata. Ed è questo quanto stava progettando il comitato organizzatore di Innsbruck sul trampolino del Bergisel, ma questi lavori devono essere rinviati a causa dei tagli al bilancio del governo federale austriaco.
“Attualmente stiamo approvando l’investimento con il commissario statale per l’ambiente, dopodiché bandiremo immediatamente una gara d’appalto e fisseremo un calendario per la costruzione. Tuttavia, non possiamo garantire il completamento dell’impianto prima del 2026” ha spiegato a gennaio l’amministratore delegato dell’ÖSV Christian Scherer. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Tiroler Tageszeitung”, il costo dell’installazione dell’illuminazione artificiale si aggira intorno ai 4,5 milioni di euro. L’Associazione sciistica austriaca (ÖSV) e la città di Innsbruck dovevano coprire un sesto dell’importo ciascuno, mentre il resto dell’investimento doveva essere pagato in parti uguali dai fondi federali austriaci e dallo Stato tirolese; il governo federale tuttavia si è ritirato dal finanziamento dell’investimento a causa dei tagli di bilancio. Così, l’installazione dell’illuminazione sul salto di Innsbruck dovrà essere per il momento accantonata “temporaneamente, almeno per un anno”, come ha confermato la Federazione Austriaca di sci in un comunicato.