Tiene banco la discussione legata alla possibile ammissione (o conferma dell’esclusione) della Russia e della Bielorussia alle future Olimpiadi e, con l’avvicinarsi dell’appuntamento a cinque cerchi, si definiscono man mano le posizioni degli organismi internazionali. Se nei giorni scorsi era arrivata una conferma circa l’esclusione della Russia da tutte le competizioni a squadre delle Olimpiadi, ora novità potrebbero arrivare dal Congresso FIS, ma non è da escludere che anche il CIO possa offrire importanti aggiornamenti nei prossimi giorni.
In questo momento di febbricitante attesa, quando ufficialmente non è ancora stata confermata l’esclusione della nazionale russa dalle competizioni olimpiche, lo sguardo cade sul mondo dello sci nordico, dove grande peso avrà la posizione della FIS. Promotrice dell’esclusione della Russia che si protrae dal 2022, la Federazione Internazionale di Sci e Snowboard si incontrerà il prossimo 13 giugno per il 56° International Ski Congress, previsto in modalità telematica.
Come confermato da diverse fonti, tra cui anche la stessa Presidentessa della Federazione Russa Elena Välbe, il tema dell’eventuale riabilitazione degli atleti russi non è tuttavia inserito tra gli argomenti che saranno trattati durante il Congresso, i quali vengono decisi con importante anticipo rispetto allo svolgimento dello stesso. Tuttavia, stando a quanto sancito nel punto 10.6.5 dello Statuto FIS, è possibile sottoporre eccezionalmente al vaglio del Congresso nuove proposte fino al giorno precedente al meeting, solo a condizione che i 2/3 dei membri FIS presenti ritengano che la materia sia urgente e dunque meriti di essere aggiunta al programma.
Intanto, anche il CIO si avvicina ad alcune date cardine che potrebbero segnare un punto di svolta importante nell’avvicinamento a una presa di posizione definitiva sul tema Russia. Il prossimo 23 giugno, infatti, si concluderà ufficialmente il mandato di Thomas Bach nel ruolo di presidente del CIO (rimarrà comunque presidente onorario a vita), con la neo eletta Kirsty Coventry (in foto a inizio articolo) pronta a prendere le redini del Comitato Olimpico Internazionale dal giorno successivo. Un passaggio di consegna rilevate anche per il destino degli atleti russi e bielorussi, perché proprio la zimbabwese ha recentemente espresso la sua poca concordia con l’esclusione di nazioni dalle Olimpiadi per motivazioni politiche. Anche da qui passano le celte che definiranno il clima e la composizione delle delegazioni che si presenteranno tra meno di nove mesi al via delle Olimpiadi di Milano Cortina.