Home > Notizie
Biathlon

Lo sapevi che… la favola di Loïs Boisson al Roland Garros passa anche dal biathlon?

Photo Credits - Sebastien Durand/Instagram

Appuntamento eccezionale per la rubrica che accompagnerà l’estate di Fondo Italia e di tutti gli appassionati delle discipline nordiche, “Lo sapevi che…?”, dedicata alle curiosità, agli aneddoti e alle storie più particolari degli sport sugli sci stretti, quelli larghi, e persino quelli a rotelle.

Lo sport, oltre che di risultati, è fatto del resto anche di storie, a volte tristi, a volte anche romantiche, ed è per questo motivo che oggi “contravveniamo” alla scadenza settimanale che inizialmente questa colonna si proponeva. La storia è quella che lega il biathlon, disciplina che coniuga lo sci di fondo al tiro con la carabina, lo sforzo fisico esplosivo ma anche di resistenza che si combina ad un fondamentale che per antonomasia richiede calma e concentrazione, ad uno sport che non ci si aspetterebbe, vale a dire il tennis, protagonista delle cronache sportive in questi giorni grazie alle prestazioni storiche degli azzurri agli Open di Francia.

Ma c’è un’altra giocatrice che sta infiammando con le sue prestazioni il pubblico del Roland Garros: parliamo della beniamina di casa Loïs Boisson, che da n.361 nel ranking mondiale sta letteralmente vivendo un sogno e questo pomeriggio, alle ore 16, scenderà in campo nella Court Philippe Chatrier contro Coco Gauff, n.2 al mondo, per un posto in finale.

Entrata in tabellone grazie a una wild card, alla sua prima esperienza al Roland Garros (e in uno Slam), la 22enne ha raggiunto la semifinale dopo aver battuto la russa Mirra Andreeva, numero 6 del seeding, nettamente favorita, e dopo aver superato addirittura la numero 3 Jessica Pegula. La transalpina però, solo un anno fa, è stata vicinissima a smettere per un gravissimo infortunio ad un ginocchio, che l’ha tenuta lontana dai campi 10 mesi: si è strappata il legamento anteriore quando mancava una settimana al suo esordio proprio a Parigi.

A riassumere le capacità che ha dovuto mettere in campo di fronte alle difficoltà, un tatuaggio sul braccio: “Resilienza”. La straordinaria cavalcata di queste settimane, che le permetterà di entrare per la prima volta nelle prime 100 del mondo nel ranking WTA, è passata però attraverso un lungo percorso di recupero, fatto non solo di lavoro in palestra ma anche all’aperto e sulla neve. Nel suo programma di allenamento infatti c’è stato spazio anche per … il biathlon. Sì perché la tennista di Digione, come racconta il suo preparatore atletico Sébastien Durand sui suoi social, è passata anche per Le Grand Bornand, imbracciando la carabina nel poligono di tiro dell’Alta Savoia.

“Il biathlon è uno sport completo che permette di lavorare sulla tonificazione muscolare per trasmettere le forze” ha spiegato Durand “La parte cardio è ovviamente interessante, come la capacità dei biathleti di abbassare rapidamente il battito cardiaco per recuperare precisione dopo un intenso sforzo (quando raggiungono il poligono). Troviamo le stesse esigenze nella pratica del tennis.”

Boisson è riuscita a stupire davvero tutti, impressionando non solo per la sua determinazione, ma anche le sue qualità fisiche e il suo gioco su misura per la terra battuta, in particolare per lo scivolamento che grazie al biathlon e agli sci stretti, ha perfezionato negli scorsi mesi, alla vigilia degli impegni sulla terra battuta, come ha fatto intendere il suo allenatore. E se oggi può vantare di essere la semifinalista con il peggior ranking, nonchè la prima tennista francese a giocare una semifinale a Parigi dal 2011 (Marion Bartoli), è anche grazie al biathlon.

E tu, lo sapevi?

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image