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Biathlon , Sci di fondo

La nazionale slovena di biathlon in raduno in Val di Fiemme. Lampič ritrova una sua vecchia avversaria: Nadine Fähndrich!

Foto Credits: Dmytro Yevenko/Fondo Italia

Per anni sono state avversarie in pista, battagliando per un posto sul podio, a volte correndo anche qualche rischio, spinte dalla grande voglia di competere. Nadine Fähndrich e Anamarija Lampič sono state per anni protagoniste in ogni sprint della Coppa del Mondo di sci di fondo, sempre lì a lottare per il vertice e sfidare le atlete scandinave.

Una battaglia che ha visto entrambe togliersi soddisfazioni, con Lampič capace di vincere tre gare di Coppa del Mondo, un bronzo mondiale individuale e altri due nella team sprint, oltre a una coppa di specialità sprint e un totale di 14 podi. Questo prima di lasciare nella primavera del 2022, ad appena 27 anni, per passare al biathlon, dove ha iniziato a togliersi soddisfazioni, da campionessa qual è.

Classe 1995 come la slovena, Nadine Fähndrich è oggi una delle atlete di punta del circuito, la prima a infilarsi nell’eterna lotta tra le campionesse svedesi e la norvegese Skistad. La svizzera ha vinto a Trondheim la sua prima medaglia mondiale individuale, il bronzo alle spalle di Sundling e Skistad. Ad essa vanno aggiunte due medaglie iridate in team sprint, 6 vittorie e 16 podi totali in Coppa del Mondo.

Curiosamente l’elvetica è andata proprio a coprire il posto libero lasciato da Lampič, prendendosi il ruolo di capofila delle atlete alpine. Seppur esplosa definitivamente dopo l’addio della slovena, Fähndrich ha ingaggiato con lei delle bellissime battaglie, finendole anche davanti non solo in Coppa del Mondo, ma pure in occasione dei Mondiali Under 23 di Rasnov 2016, quando la slovena uscì in semifinale e la svizzera chiuse 2ª, salendo sul podio tra Sundling e Dahlqvist.

Salite sul podio individuale assieme solo in due occasioni, ovviamente si ricorda anche l’episodio di Val Müstair 2021, quando Lampič toccò la svizzera in curva nel tentativo di sorpassarla, facendola cadere a terra. La protesta svizzera portò all’immediata squalifica della slovena, che le venne però poi tolta due giorni dopo, consentendole di riprendersi un meritato secondo posto.

In questi giorni le due campionesse si sono ritrovate in Italia, in quella Passo di Lavazè, che come in ogni preparazione estiva sta ospitando le principali nazionali del settore nordico, grazie alla quota, le possibilità di allenamento e l’ospitalità del Dolomiti Apart & Rooms, diretto da zia e papà di Nicole Monsorno. Non a caso, in queste stagioni la giovane azzurra si è spesso allenata proprio con la svizzera Fähndrich.

L’elvetica è infatti spesso ospite dell’albergo fiemmese, avendo instaurato anche un ottimo rapporto con i proprietari e quest’anno ha deciso di fermarsi per nove giorni assieme al fratello Cyril.

E nelle stesse giornate, al Dolomiti ha trovato posto, oltre alla squadra A maschile della nazionale italiana di biathlon, anche la nazionale slovena di biathlon, capitanata da Lampič, vista l’assenza del leader Fak. Sono presenti Anamarija Lampic, Anton Vidmar, Polona Klemenčič, Lovro Planko, Miha Dovzan, Matic Repnik e Lena Repnik, accompagnati da Janez Marič (allenatore responsabile), Ljubo Tomazič (allenatore di tiro) e Bostjan Klavzar (allenatore fondo).

Chissà se Lampic e Fähndrich ne avranno approfittato per ricordare qualche battaglia passata e, perché no, lanciarsi qualche nuova sfida solo per il gusto di affrontarsi ancora.

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