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Biathlon

Biathlon – La Francia fa sul serio fin dal primo raduno. Amat: “Il livello di professionalità è molto alto”

In raduno a Corrençon-en-Vercors per tutta la settimana, la squadra A maschile francese sta lavorando duramente nella località dell’Isère, tra ciclismo, corsa, skiroll e tiro, gli atleti sono tornati a faticare sotto la guida atletica di Simon Fourcade in quel che è considerato dai tecnici il primo “vero” ritiro in vista dell’inverno olimpico.

Il clima è rilassato, ma “il livello di professionalità è molto alto”, sottolinea Jean-Pierre Amat, tecnico di tiro della squadra transalpina. E c’è un vero senso di competizione: “Appena facciamo esercizi di tiro l’uno contro l’altro, bisogna vedere come si ‘sbrogliano’ per essere migliori degli altri”.

Stando a Fourcade, l’obiettivo di questo raduno è quello di aumentare la capacità del motore degli atleti: “Fino a metà luglio lavoreremo su un blocco intenso di VMA. Dopo di che, una volta guadagnati un po’ di cavalli, lavoreremo su velocità di soglia, alti ma non oltre un certo limite, per aumentare il più possibile il livello di potenza e riuscire a mantenerlo il più a lungo possibile.” Nella seconda fase del lavoro, inoltre, gli atleti approcceranno anche la quota, imparando a gestire l’ipossia che ritroveranno anche in occasione delle Olimpiadi di Milano-Cortina in quel di Anterselva, dove per altro i francesi andranno in raduno nel mese di settembre.

Per quanto riguarda il tiro, in questo periodo dell’anno “stiamo rielaborando le basi tecniche e sto verificando se tutto funziona bene dal punto di vista dell’attrezzatura, tenendo presente che l’ideale è arrivare a luglio avendo stabilizzato l’attrezzatura” spiega Amat.

In vista dei Giochi Olimpici, il programma estivo e autunnale ha subito alcune modifiche rispetto agli ultimi anni. I Blues hanno rinunciato alla consueta partecipazione al Blink Festivalen in Norvegia, dove solo Perrot e Jacquelin gareggeranno a titolo individuale, perché le date non sono coordinate al meglio con quelle della preparazione della squadra. Ad ogni modo, anche se ci saranno meno possibilità di confrontarsi con gli avversari in pista e testare il lavoro fatto rispetto al passato, anche per via dell’annullamento del Martin Fourcade Nordic Festival, non mancheranno le occasioni per indossare il pettorale di gara, come in occasione del Summer Tour francese che darà agli atleti la possibilità di confronti interni.

“Ci saranno meno gare” ammette Fourcade “ma questo ci facilita il lavoro. Per esempio, andare in Norvegia significa un viaggio di due giorni. Andare a Ceillac, invece, è un lavoro di due giorni.”

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