La squadra francese femminile di biathlon ha iniziato la scorsa settimana la preparazione collegiale dopo un periodo di lavoro individuale: per le transalpine i tecnici hanno previsto un periodo di lavoro di sette giorni a Prémanon a cui ha preso parte anche Julia Simon, nonostante l’infortunio alla caviglia destra a fine maggio. La 28enne ha potuto contare sul sostegno degli allenatori che hanno preparato per lei un programma personalizzato.
Un rientro all’attività fisica che Cyril Burdet, prima del raduno, aveva definito “graduale”, eppure nei fatti il lavoro svolto dalla campionessa di Albertville è stato più proficuo del previsto.
“Le cose stanno andando davvero bene” ha poi confermato il tecnico sulle colonne di SkiChrono “Ammetto che non mi aspettavo che potessimo fare così tanto durante questo primo ritiro, perché è ancora in fase di recupero e convalescenza. Tuttavia, con lo staff medico, siamo riusciti a caricarle molto più peso di quanto immaginassi all’inizio del ritiro. È riuscita a riprendere diverse attività a piedi e a mettere sotto sforzo la caviglia, il che è già molto interessante. Ha ripreso a fare sci a rotelle, cosa che non era possibile prima della settimana scorsa. Tutto questo tenendo sotto controllo il livello di dolore. È davvero molto positivo.”
Naturalmente bisogna comunque essere estremamente cauti in questo momento per evitare ricadute dovute all’entusiasmo della ripresa delle attività.
“Ora entriamo in una fase in cui dovrà essere vigile e moderare un po’ i suoi desideri, perché vuole davvero ritrovare subito il ritmo delle altre in termini di qualità. Per quanto riguarda l’allenamento di base, non è affatto indietro. Si tratta solo di gestire bene questo periodo di riatletizzazione. La caviglia è ancora dolorante e non è completamente guarita. Quindi, dobbiamo rimanere moderati. Ma è più avanti rispetto all’idea che avevo della sua situazione due settimane fa. Fisicamente e in termini di allenamento, è allo stesso ritmo delle altre. Si tratta più di aspetti specifici, non avendo fatto molto skiroll o corso molto. È su questi parametri che non è ancora pronta a integrare tutte le sessioni con le altre. D’altra parte, dal punto di vista fisico, ha compensato con il ciclismo e tutte le attività che poteva svolgere parallelamente. Quindi no, in termini di allenamento, non è affatto indietro.”