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Sci di fondo

Sci di fondo – Klæbo passa al ciclismo dopo le Olimpiadi? La risposta del norvegese fa discutere

Fonte foto: profilo Instagram johanneshk

In periodo di Tour de France, il ciclismo irrompe con forza anche nelle giornate di chi di solito la strada la percorre skiroll ai piedi. Mentre la Grand Boucle è partita ieri da Lille con la prima di 21 tappe, in Norvegia si fa strada una suggestione che non passa inosservata: quella di poter vedere in un futuro piuttosto vicino Johannes Høsflot Klæbo lasciare lo sci di fondo per approdare… nel ciclismo. Sui profili dell’azienda di carburanti Uno-X – sponsor norvegese che sostiene Klæbo e che al contempo è proprietario del team ciclistico professionistico Uno-X Mobility – ecco comparire un messaggio del fondista di Trondheim.

“Passare a ciclismo? Prima devo fare le Olimpiadi, poi vedremo. Dopo le Olimpiadi rifletterò bene su cosa fare successivamente e forse unirmi al Team Uno-X potrebbe essere il prossimo obiettivo. Ma credo che prima farò le Olimpiadi”.

Se ad un primo sguardo può sembrare (e probabilmente lo è) solo una brillante trovata pubblicitaria architettata per attirare l’attenzione sulla squadra norvegese impegnata in questi giorni sulle strade del Tour de France, c’è chi in fondo un po’ di sincerità nel sorriso sfoggiato da Klæbo la intravede. E non solo perché con le qualità sue qualità di resistenza ed esplosività e il suo fisico slanciato la bici potrebbe regalare soddisfazioni, ma anche perché negli anni Klæbo non ha mai nascosto la sua ammirazione e il suo interesse per il mondo del ciclismo.

Solo un paio di anni fa, interpellato in un podcast, il norvegese elogiava le conoscenze e i benefici acquisiti grazie alla collaborazione con la sezione ciclistica di Uno-X: “Hanno tantissime buone risorse, su tutti i fronti. Anche sull’alimentazione, alla quale mi sono dedicato un po’. Penso che il ciclismo sia molto più avanti in termini di ottimizzazione, soprattutto nelle gare ciclistiche più importanti”. E proprio dalle gare ciclistiche più importanti Klæbo ha potuto trarre ispirazione nelle scorse ore, visto che è stato ospite alla prima tappa del Tour de France, dove ha potuto vedere da vicino il podio del suo connazionale Søren Waerenskjold (Uno-X Mobility), nell’arrivo in volata che ha regalato la prima maglia gialla di quest’edizione al belga Jasper Philipsen (Alpecin Deceunink).

Quindi? Quindi per il momento non si può far altro che filtrare le dichiarazioni di Klæbo attraverso l’imbuto dell’opportunismo pubblicitario dandogli, ognuno secondo le proprie sensazioni, il peso opportuno. Chiaramente, il salto dallo sci di fondo e da sport affini verso il ciclismo non sarebbe una novità, visto che sono molti gli esempi di atleti che hanno cambiato disciplina negli ultimi anni: dal salto con gli sci Primoz Roglic, dal biathlon Florian Lipowitz e proprio dallo sci di fondo il giovane Jørgen Nordhagen. Sarebbe però qualcosa di incredibile vederlo fare a colui che nel fondo è considerato – e i numeri lo confermano – l’atleta più grande della storia.

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