Lo scorso mese di febbraio, all’indomani dei Mondiali di Lenzerheide e poco prima della ripresa della Coppa del Mondo, nel biathlon lettone si alzò un polverone a causa di una lite, sfociata poi in una colluttazione, tra il biathleta Andrejs Rastorgujevs e l’allenatore della nazionale Ilmars Bricis (marito della biathleta Baiba Bendika) proprio durante la rassegna iridata.
A seguito di quanto accaduto, quando la vicenda è diventata di dominio pubblico grazie a un’intervista rilasciata da Rastorgujevs ad un’emittente del Paese baltico, Bricis si è dimesso dall’incarico di allenatore, ma le conseguenze della rissa non sono finite lì. La Biathlon Integrity Unit (BIU) – organo dell’IBU operativamente indipendente e specializzata che si occupa di questioni etiche in ambito sportivo, dal comportamento al doping, passando per le scommesse e il match fixing – ha infatti avviato un’indagine approfondita, al termine della quale, come si apprende da un comunicato di due giorni fa, “l’allenatore ha accettato una sospensione di sei mesi da tutte le attività legate al biathlon a seguito di una violazione del Codice di integrità IBU derivante da un incidente ai Campionati del mondo IBU 2025 a Lenzerheide.”
Bricis, prosegue la nota, che ha collaborato con la BIU durante tutto il processo di indagine, elemento di cui si è tenuto conto in sede di decisione, “si è assunto la responsabilità di una condotta fisica che violava articoli chiave del Codice di Integrità dell’IBU, inclusi quelli che richiedono un comportamento professionale e cortese e che proibiscono l’abuso fisico e qualsiasi condotta che metta a repentaglio la sicurezza altrui.”
Questo significa che, a partire dal 17 luglio e fino alla fine del periodo di sospensione, che decadrà il 18 gennaio prossimo, il tecnico non potrà partecipare a nessuna attività di biathlon.
Greg McKenna, direttore della BIU, ha affermato: “Questo risultato pone fine alla questione. La BIU non tollererà la violenza o qualsiasi comportamento che comprometta la sicurezza e il benessere degli atleti o di altre persone coinvolte nello sport. Sebbene il comportamento e le azioni del signor Bricis a Lenzerheide siano stati inaccettabili, la sua collaborazione durante le indagini è stata presa in considerazione ai fini della sanzione di sei mesi imposta.”