Ognuno ha i suoi problemi, quello della Svezia femminile di biathlon in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 è di abbondanza. Dopo i Campionati Estivi di Lima, infatti, alle atlete dello scorso anno, si sono aggiunte anche una Skottheim che si è presentata in ottime condizioni e una Linn Gestblom che è tornata subito su ottimi livelli dopo il lungo stop.
A queste due atlete si aggiungono altre sei che nella passata stagione, così come fatto anche Skottheim, sono salite sul podio se si considerano anche le gare a squadre: Elvira Öberg, Hanna Öberg, Anna Magnusson, Ella Halvarsson, Anna Karin Hejdeberg e Sara Andersson.
Se in Coppa del Mondo la Svezia avrà sei posti a disposizione in ogni gara, in occasione dei Giochi di Milano-Cortina 2026 appena cinque potranno essere convocate e quattro partire in ogni gara. Non facile quindi prendere decisioni in un tale equilibrio, anche se ad oggi vi sono almeno tre atlete che partono davanti alle altre: le due Öberg e Halvarsson.
A SVT, l’allenatore responsabile Johannes Lukas parla dei “problemi” di abbondanza: «È una competizione davvero serrata, ne sono molto felice. Sarà una sfida molto dura selezionare la squadra giusta. Siamo riusciti a formare di nuovo una squadra molto forte, portando nuovi nomi».
La Coppa del Mondo si aprirà proprio in Svezia, dove dopo le staffette miste e quelle di genere nel primo weekend, la seconda settimana vede in programma individuale, sprint e pursuit. «Si può immaginare che alcune correranno la prima individuale – ha detto Lukas – mentre altre potrebbero prendere parte alle altre due gare. Insomma, potremmo anche vedere giù sette od otto atlete alla prima tappa di Coppa del Mondo».