Sta lavorando con grande determinazione, quella che lo ha portato ad essere una presenza fissa della squadra azzurra in Coppa del Mondo. Michael Hellweger si sta allenando con motivazioni molto alte, per la prima volta inserito fin dall’estate nel gruppo di Markus Cramer.
Un lavoro in particolare sulla resistenza, tallone d’Achille del 29enne altoatesino nel corso della sua carriera. Eppure di passi avanti “Hella”, come viene soprannominato da tutto l’ambiente, ne sta facendo, perché con sempre maggiore continuità è lì a lottare per un posto in semifinale e se possibile anche oltre, che è il suo grande obiettivo.
Eccolo perché lo si vede sudare e far fatica anche su distanze propriamente non sue, come la 50 km del Blinkfestivalen, la durissima 10 km in pista del Summer Cross Country di Pinzolo e anche l’inseguimento in salita. Lì a battersi, ma sempre con il sorriso, con il piacere che può provare soltanto chi ama davvero ciò che fa.
Ma oltre all’amore per lo sci di fondo, c’è anche tanta fiducia in sé stesso, che ha spinto Hellweger a non mollare mai, nonostante tanti non credessero in questo ragazzone che ha sempre gareggiato con tanta energia. Ci sono stati periodi in cui era fuori da tutto, nazionale e corpo sportivo, quando Hella si era affidato agli allenatori della scuola di Malles e del Comitato Südtirol, che continuavano a seguirlo.
“È stato difficile – dice Hellweger – nel corso della mia carriera tanti hanno sempre pensato che non potessi farcela, ma eccomi qui, sono io qui in Squadra A e posso fare ancora di più perché me lo sento e la motivazione c’è. Come nella vita devi credere sempre in te stesso, anche nei momenti difficili, perché si impara più dai bassi. Le difficoltà mi hanno portato solo risultati positivi. L’obiettivo è di arrivare in finale e fare anche di più, perché le cose sono migliorate dall’arrivo di Cramer, con lui abbiamo lavorato veramente bene in questi quattro anni e uscirà il lavoro fatto.
Ogni anno è importante partire subito bene da Ruka, quest’anno ancora di più. Mi aspetto di iniziare subito bene. Puntiamo in alto, sappiamo posti sono pochi, ma se gamba gira e risultati vengono, non c’è problema ad andare alle Olimpiadi”.
Qui sotto l’intervista a Hellweger