Ha lasciato il suo Piemonte nell’estate del 2022 per recarsi in Val di Fiemme e stabilirsi lì quando da aggregato alle Fiamme Oro ha lavorato quotidianamente con la squadra di sede. Un’occasione che Martino Carollo, cresciuto nell’Entracque Alpi Marittime, aveva voluto cogliere al volo.
Il cuneese aveva quindi deciso di passare lunghi periodi lontano da casa, dormendo spesso a Moena (sede delle Fiamme Oro in Val di Fassa), allenandosi con l’allenatore Marco Selle e gli atleti della squadra di sede.
Tanta voglia di fare, grande impegno ed è arrivato un salto di qualità impressionante che lo ha portato a entrare presto a far parte delle squadre azzurre e già oggi nella nazionale A di Markus Cramer, proprio nella stagione olimpica.
Olimpiadi che sono il grande obiettivo di tutti i fondisti italiani, ma che per Carollo hanno il sapore di casa, perchè, seppur oggi è tornato a vivere in Piemonte, l’azzurro è legatissimo a quella Val di Fiemme dove si è allenato quotidianamente e dove ogni inverno, anche dopo il ritorno a casa, si reca spesso in inverno quando dalle sue parti la neve scarseggia.
La voglia di esserci come chiusura di un cerchio, come lieto fine a una bella storia, per poi iniziare un nuovo capitolo verso altre Olimpiadi casalinghe, quelle nelle alpi francesi, poco distanti dalla sua provincia di Cuneo.
A Fondo Italia, in un’intervista che precisiamo è stata registrata alla vigilia del Summer Cross Country di Pinzolo, Carollo ha proprio parlato del suo desiderio di qualificarsi alle Olimpiadi, ma anche della nuova esperienza nella Squadra A, degli allenamenti in Scandinavia, la partecipazione al Blinkfestivalen e quegli aspetti su cui lavorare. Un atleta che analizza sempre con grande attenzione ogni particolare, da ragazzo molto intelligente oltre che maturo qual è.