Il meeting della Federazione Internazionale di Sci e Snowboard (FIS) di mercoledì 24 settembre ha portato ad un nulla di fatto per quanto riguarda la situazione di Russia e Bielorussia. La FIS, infatti, ha rinviato al 21 ottobre la decisione se ammettere o meno gli atleti delle due nazioni alle competizioni internazionali, compresi i prossimi Giochi Olimpici invernali in programma a Milano-Cortina dal 6 al 22 febbraio 2026.
In precedenza, la presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) Kirsty Coventry ha dichiarato che le condizioni per l’ammissibilità degli atleti russi ai Giochi invernali del 2026 non sarebbero state modificate. L’ammissibilità ai Giochi estivi del 2024 a Parigi è stata determinata caso per caso, con le federazioni sportive internazionali che hanno deciso se concedere o meno lo status neutrale.
Intervenuto ai microfoni di Match TV, l’allenatore della squadra nazionale russa di sci di fondo Yuri Borodavko ha parlato in merito delle decisioni del massimo organismo internazionale. Di seguito le sue parole: “Credo che la FIS discuterà più dettagliatamente su quante persone parteciperanno, chi parteciperà e chi soddisfa i requisiti. Non credo ci siano dubbi sull’aumento delle quote, dato che le ammissioni possono essere ottenute solo tramite le tappe di Coppa del Mondo. Quindi la FIS ha molto su cui riflettere e su come procedere. La Norvegia, così come la Finlandia, ha vietato l’ingresso ai rappresentanti russi. Davos, in Svizzera, è essenzialmente l’unica città rimasta che potrebbe ospitare la squadra. Ci sono molte questioni che devono essere risolte”.
Ha poi proseguito: “È difficile dire come funzionerà e come verranno individuati gli atleti in grado di gareggiare. La FIS sarà esigente riguardo a certe foto, pubblicazioni o altro. Non è affatto chiaro. È del tutto possibile che possano semplicemente nominare alcune persone dal protocollo, purché ci sia una rappresentanza. E non ammetteranno tutti gli atleti più forti, quelli che sono più o meno in grado di dimostrare il loro valore. Non sarei affatto sorpreso se fosse così”.
Ha poi rincarato la dose riguardo la procrastinazione della decisione: “Se avessero capito come procedere, avrebbero preso una decisione definitiva e irrevocabile molto tempo fa. Ci sono alcuni fattori a cui non possono ancora rispondere con certezza al 100%. Ecco perché tutto viene rinviato. A quanto ho capito, ci sarà una riunione del consiglio della FIS, dove verrà presa la decisione finale. La stagione è in procinto di iniziare, con la prima tappa a Ruka a fine novembre. Devono avere le idee chiare su come procedere. Non consentire ancora agli atleti di competere sarebbe uno scandalo internazionale”.