Non indossava il pettorale sugli sci ormai da oltre otto mesi, da quando lo scorso gennaio era caduta durante la qualificazione alla sprint dei Campionati Italiani nella sua Val di Fiemme, procurandosi un brutto infortunio alla spalla che l’aveva costretta a terminare anticipatamente la sua stagione.
Sabato scorso, Nicole Monsorno è stata ben felice di tornare a gareggiare. Seppur in una sprint atipica all’interno del tunnel di Oberhof, per la trentina delle Fiamme Gialle e della squadra A è stato un bel test, che le ha dato le risposte che cercava.
E pensare che la classe 2000 di Varena ha rischiato addirittura di non prendere parte alla competizione. «All’inizio della scorsa settimana ho avuto il raffreddore e la mia partecipazione alle competizioni era in dubbio. Sono però riuscita a guarire in tempo e nel pregara di venerdì ho avuto delle belle sensazioni, inoltre avevo proprio tanta voglia di buttarmi nuovamente nella mischia e gareggiare finalmente sugli sci».
Per Monsorno era un test certamente significativo: «Era una bella opportunità, perché le tedesche sono forti e inoltre c’era anche Fede (Cassol, ndr), tutta gente che ha fatto spesso delle belle prestazioni in Coppa del Mondo e nel caso di Rydzek è anche salita sul podio».
Monsorno ha chiuso terza la qualificazione e successivamente al quarto posto la gara, non scendendo mai dalla batteria A come Rydzek e Cassol. «Ho dato il massimo, affrontando la gara con serenità. Sono veramente contenta delle sensazioni che ho avuto. Era dallo scorso inverno che non mi sentivo così bene sugli sci in allenamento. So di non essere ancora pronta, è normale sia così dopo il lungo stop, ma ho 2 mesi di tempo per prepararmi al meglio e magari fare anche passi avanti rispetto al passato».
Monsorno è stata anche l’unica italiana al via domenica nella 10 km a skating sugli skiroll. Non il suo format di gara ideale, ma la trentina sta lavorando tanto anche sulla resistenza ed è soddisfatta delle sensazioni avute.
«Nella gara lunga di ieri sono partita con zero aspettative, invece mi sono stupita di me stessa, ho finito veramente forte tirando fuori tutto quello che avevo. Alla fine ho portato a casa due bei allenamenti. Dopo le gare di Oberhof il morale è più alto e ci voleva dopo che le gare a Pinzolo erano andate male e avevo avuto delle brutte sensazioni. Va detto che allora venivamo da tre settimane di allenamenti in quota ed ero probabilmente stanca. Dopo due settimane è cambiato tutto e sono veramente serena».
L’azzurra con più top ten in Coppa del Mondo nelle ultime due stagioni chiude quindi con una riflessione. «Sono molto fiduciosa per la prossima stagione e grata a tutti quelli che mi hanno aiutata. In gara mi sono completamente dimenticata della spalla, ho avuto zero problemi. È incredibile quanto delle piccole cose come delle belle sensazioni in allenamento o in gara abbiano ora un valore diverso».