La situazione sull’abbandono dei più grandi talenti dello sci di fondo in Norvegia è abbastanza insolita, per non dire quasi unica. Mai prima d’ora nella Nazione scandinava tre talenti di così grande successo in ambito giovanile hanno scelto di smettere con lo sci di fondo, per dedicarsi ad altri sport o ad una carriera in ambito differente, in così poco tempo.
Nel giro di un anno si sono ritirati tre campioni del mondo juniores delle ultime due edizioni iridate:
- Joergen Nordhagen, 20 anni, ha vinto sia l’oro nella 20 km con partenza in linea che l’argento nella staffetta mista ai Campionati mondiali juniores di sci nordico 2024 a Planica, Slovenia, ma poi è passato al ciclismo e adesso è professionista per il Team Visma-Lease a Bike;
- Malin Hoelsveen, 20 anni, ha vinto l’oro nella sprint ai Campionati mondiali juniores di sci nordico 2025 a Schilpario, Italia, ma quest’estate ha deciso di dedicarsi completamente all’atletica dopo anni di attività parallela;
- Hanna Engesaeter Soerbye, 20 anni, ha vinto sia l’oro nella staffetta mista che l’argento nella 20 km con partenza in linea ai Campionati mondiali juniores di sci nordico 2025 a Schilpario, Italia, ma poi ha deciso di abbandonare definitivamente l’attività agonistica.
L’Expressen ha incontrato due grandi nomi con ruoli chiave nell’organizzazione della nazionale norvegese: Marit Bjoergen, icona della nazionale norvegese degli anni 2000 e 2010 con le sue 18 medaglie d’oro iridate e le 8 medaglie d’oro olimpiche e già nel novero delle più grandi atlete nella storia dello sport scandinavo e attualmente allenatrice della nazionale femminile e Paal Gunnar Mikkelsplass, che segue da vicino l’evoluzione a livello giovanile dello sci di fondo norvegese.
Se tornassimo indietro di qualche anno, una cosa del genere sarebbe sembrata del tutto irragionevole nel vecchio sport nazionale norvegese. Ma oggi lo sci di fondo è molto più competitivo di prima. Nuove stelle norvegesi, ad esempio nell’atletica, nel calcio, nel ciclismo, nel golf e nel tennis, hanno cambiato il campo di gioco per i talenti.
Di seguito le parole di Marit Bjoergen: “Se ti alleni a 14-15 anni per tante ore quanto uno sciatore d’élite adulto, allora puoi perdere rapidamente sia la gioia che la motivazione. Diventa troppo serio troppo presto, molto prima di aver raggiunto il tuo vero potenziale. Ho notato che c’è una specializzazione precoce, quando le cose si fanno serie. Già in giovane età, c’è chi si allena 900-1000 ore: si tende a chiedere troppo a se stessi e non si fa il bene dei ragazzi e della disciplina”.
Anche Mikkelsplass è dello stesso avviso: “L’ambiente sciistico per i talenti in Norvegia è diventato molto difficile. Non è così ovunque, ma in alcuni distretti la pressione sugli atleti è molto forte, sia da parte degli allenatori, dell’ambiente e perfino dei genitori. Abbiamo molti bravi juniores che, stranamente, devono allenarsi molto solo per vincere i Campionati mondiali juniores; poi, una volta vinta la medaglia d’oro, la loro carriera nello sci di fondo è conclusa e si pensa a come continuare la carriera, se diventare medico, avvocato o qualcos’altro”.
Poi continua: “Come ho detto, non è così ovunque. Ma potrebbe essere che stiamo assistendo a una tendenza secondo cui la competizione che si è creata tra alcune scuole superiori di sci stia guidando questo sviluppo. Non sembra una buona prospettiva a lungo termine. Si pensa solo a ragionare a breve termine per dimostrare che alcune scuole sono migliori di altre”.
Sia Marit Bjoergen che Paal Gunnar Mikkelsplass sono chiari nel dire che non pensano che questo sia l’unico motivo per cui i tre super talenti hanno abbandonato lo sci di fondo. In questi casi, invece, potrebbero esserci ragioni completamente diverse, ma allo stesso tempo concordano che l’entusiasmo precoce per le prestazioni nello sci di fondo norvegese crea problemi.
Allo stesso tempo, la Federazione Sciistica Norvegese ha problemi finanziari da diversi anni, aggravati dal fiasco dei Campionati del mondo di sci nordico di Trondheim (37 milioni di corone di perdita). Anche prima della manifestazione, nel gennaio 2025, la Federazione Sciistica Norvegese ha annunciato lo scioglimento di due delle sue squadre nazionali.
All’epoca, intervenuta ai microfoni di VG, la responsabile dello sci di fondo norvegese Cathrine Insteboo, ha così parlato: “Abbiamo un gruppo di lavoro che ha organizzato la gestione dello sci di fondo norvegese fino al 2030. Una delle loro raccomandazioni era quella di chiudere le squadre nazionali di sviluppo e juniores”.
La decisione è stata accolta con critiche in Norvegia, poiché molti ritengono che il percorso per ottenere un posto in una delle squadre nazionali senior sarà ora più difficile.
A tal proposito, Bjoergen afferma: “È triste perdere tre talenti così bravi così presto oltre alla squadra juniores e a quella di sviluppo. Penso che sia necessaria una maggiore conoscenza a livello scolastico e sportivo, su cosa sia ragionevole ottenere da sé già a livello juniores. Più dialogo su quanto allenarsi. È una grande sfida, ma dobbiamo trovare un modo per prenderci cura dei talenti che abbiamo”.