“È bello ritrovare la conferma della scorsa stagione con il lavoro dell’estate di mezzo”. Motivazione alle stelle come sempre e ancora maggiore convinzione. Indossati nuovamente pettorale e sci, Federica Cassol ha ritrovato le sensazioni dello scorso anno, quella qualificazione che da tabù è diventata quasi il suo marchio di fabbrica, ma non solo.
Sabato a Oberhof, nella sprint all’interno del tunnel valida anche per i Campionati Tedeschi, la valdostana del CS Esercito, che inserita nei quadri della nazionale come “Squadra A sprint” si allena con il gruppo Milano Cortina 2026 diretto da Renato Pasini, ha vinto la qualificazione davanti Rydzek e Monsorno, per poi battagliare con la tedesca nelle tre batterie successive, giungendo seconda.
Ma al di là del risultato, positivo se si considera che Rydzek ha anche già vinto in Coppa del Mondo, a far felice Cassol sono le belle sensazioni avute e la conferma che il lavoro sta procedendo nella giusta direzione come fa ormai da tre anni a questa parte, nei quali la valdostana continua a progredire.
«Devo dire che è stato molto bello tornare a fare una sorta di gara indossando il pettorale – ha detto Cassol a Fondo Italia – il tempo di qualificazione mi ha lasciato delle sensazioni molto buone, che ho avuto anche nelle successive batterie. La cosa che mi è piaciuta di più è che, come vi avevo detto anche nell’intervista a Pinzolo, sto notando proprio la differenza rispetto al passato nella resistenza. L’ho allenata tanto nel corso delle batterie di sabato, perché avevamo dei tempi abbastanza ristretti tra una batteria e l’altra e di conseguenza meno tempo di recupero. Ho avuto anche una bella avversaria con cui confrontarmi e sono quindi molto contenta. Adesso dobbiamo rifinire un po’ di cose e poi si parte».