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Sci di fondo

Sci di fondo – Doping, Victoria Carl attende ancora di conoscere il suo futuro: “Spero che le circostanze vengano giudicate con equità”

Torna a parlare di sé Victoria Carl, in una recente intervista al quotidiano locale Thüringer Allgemeine. La tedesca, campionessa olimpica in carica nella Team Sprint assieme alla compagna di squadra Katharina Hennig, è ancora in attesa di una decisione per quanto riguarda la sua positiva al Clenbuterolo riscontrata durante i Giochi Mondiali Militari Invernali CISM dello scorso marzo.

La 30enne, lo ricordiamo, ha ammesso di aver preso uno sciroppo per la tosse, che in quel periodo non le consentiva nemmeno di dormire, ignara che il medicinale contenesse una sostanza proibita. Tutti i protagonisti della vicenda, dalla Federazione Tedesca di Sci (DSV) al Servizio Medico della Bundeswehr (forze armate della Repubblica Federale di Germania, ndr), hanno sempre difeso l’atleta, dichiarando che l’errore è avvenuto al momento della somministrazione, quando personale non qualificato ha erroneamente consegnato il farmaco combinato Spasmo Mucosolvan (Ambroxolo + Clenbuterolo), anziché il regolare Mucosolvan (Ambroxolo) originariamente prescritto.

Allo stesso tempo, però, la responsabilità dell’atleta di accertarsi sempre su cosa assume rimane invariata: il risultato è stata quindi una sospensione temporanea da parte dell’Agenzia nazionale antidoping (NADA), che mette a rischio la sua preparazione per i Giochi olimpici del 2026.
Inoltre, questa vicenda ricorda terribilmente il caso di positività al clostebol di Therese Johaug del 2017, quando la norvegese pagò la sua leggerezza (la sostanza dopante era in una crema per le labbra) con 18 mesi di squalifica, saltando le Olimpiadi di Pyeongchang.

Ora la fondista di Zella-Mehlis rischia quantomeno la stessa sorte, se non peggio: non è dato infatti sapere le quantità di clenbuterolo riscontrata nelle analisi. Quel che è certo, però, che l’Agenzia antidoping tedesca sta impiegando troppo tempo per esprimersi e, comprensibilmente, questo è molto difficile da sopportare per Victoria Carl, che nel frattempo si sta allenando da sola, nella speranza di poter essere al via della prossima stagione invernale.

“In mezzo alla natura riesco a liberare la mente e a non pensare a ciò che mi aspetta” ha dichiarato al quotidiano tedesco. Una consolazione piccola, di fronte al futuro incerto: “Spero sinceramente che le circostanze vengano indagate e giudicate con equità” ha proseguito, aggiungendo che tutti i suoi test antidoping finora sono risultati negativi “Sono un’atleta pulita.”

Anche Stefan Schwarzbach, responsabile della comunicazione del DSV, è intervenuto sulle pagine del Thüringer Allgemeine, ricordando che “Victoria Carl si trova attualmente di fronte a potenziali conseguenze per le quali non ha responsabilità medica. Una squalifica, soprattutto in vista dei Giochi Olimpici, non sarebbe né giusta né proporzionata, a nostro avviso.”

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