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Biathlon – Campbell Wright nominato nel roster olimpico USA: nel 2022 Anterselva gli regalò il pass per Pechino con la Nuova Zelanda

Foto Credits: Dmytro Yevenko/Fondo Italia

Buone notizie per Campell Wright: il biathleta neozelandese che rappresenta i colori degli Stati Uniti dalla stagione 2023/24, si è qualificato per i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.

Un bel risultato per il classe 2002 che arriva dopo il doppio argento ai Mondiali di Lenzerheide dello scorso inverno, in cui si è classificato alle spalle di Johannes Thingnes Boe sia nella Sprint che nell’Inseguimento. Finora, inoltre, è l’unico membro della squadra statunitense di biathlon ad essersi qualificato per i Giochi, avendo soddisfatto i criteri preliminari di selezione per la squadra olimpica di biathlon degli Stati Uniti che stabiliscono che due posti ciascuno per gli uomini e le donne possono essere nominati tra i medagliati ai Campionati del mondo 2025, i primi 25 classificati nella classifica generale di Coppa del mondo per la stagione 2024-25 e i due piazzamenti tra i primi 10 nelle competizioni non a squadre di Coppa del mondo e/o Campionati del mondo durante la stagione 2024-25. 

Un ingresso nel roster che però, secondo le regole statunitensi, sono più una candidatura, che dovrà ora passare al vaglio del Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti, il quale confermerà o meno la decisione entro metà gennaio 2026, anche se è verosimile che non ci saranno problemi per Wright.

Un risultato, quello dell’atleta di Rotorua, che ha dell’incredibile se si pensa che oggi è considerato la migliore opportunità per gli americani di portare a casa la loro prima medaglia olimpica nel biathlon e 4 anni fa ha preso parte alle Olimpiadi di Pechino rappresentando invece il suo Paese natale, la Nuova Zelanda, conquistando la qualificazione olimpica durante una tappa da favola proprio in quel di Anterselva, quando il 15esimo posto nell’Individuale gli regalò un pass per il National Biathlon Centre di Zhangjiakou ma lo lanciò anche verso la prima Mass Start della sua carriera.

Quattro anni dopo e un passaggio dalla felce alle stelle e strisce, il destino di Wright si incontrerà di nuovo con l’Italia – che lo ha “adottato” in gioventù grazie alla famiglia Bormolini – e in particolare con la  Südtirol Arena.

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