“Non traiamo conclusioni”. L’allenatore della nazionale russa Yuri Borodavko, che da anni segue Alexander Bolshunov, ha risposto a quanto affermato dal principale avversario del suo campione, Johannes Klæbo, che pochi giorni fa ha ribadito di essere d’accordo con il mancato reintegro degli atleti russi, perché “dobbiamo fare qualcosa per fermare la guerra, ed è questa la cosa più importante. Lo sport diventa una cosa molto piccola in tutto questo“.
L’allenatore russo ha però cercato di non fare polemica, affermando che le dichiarazioni del fondista norvegese possono essere condizionate dal pensiero generale della politica del suo paese. Insomma secondo Borodavko, nessun atleta scandinavo sarebbe libero di dire ciò che pensa davvero.
«Gli atleti svedesi o norvegesi raramente esprimono opinioni positive su di noi – ha detto a vseprosport – queste persone, così come i leader delle loro federazioni, dipendono in una certa misura dalla situazione politica dei loro paesi. Pertanto, non dovremmo prendere queste affermazioni al 100% sul serio; le opinioni reali possono variare notevolmente. Quindi non prendiamo sul serio tali affermazioni, non traiamo conclusioni e non condanniamo né elogiamo nessuno. Aspettiamo il 21 ottobre, quando dovranno essere prese determinate decisioni. Questo è più importante per noi».