La prossima settimana, la Federazione Internazionale di Sci (FIS) sarà chiamata a prendere una decisione in merito alla possibilità per gli atleti russi e bielorussi di gareggiare di nuovo a livello internazionale nella prossima stagione stagione olimpica, a seguito del via libera del CIO agli atleti russi e bielorussi di poter partecipare alle Olimpiadi sotto bandiera neutrale.
In vista del voto di martedì 21 ottobre, con l’obiettivo di condurre ulteriori indagini sulla questione per prendere una decisione definitiva nella prossima riunione del Consiglio, la FIS ha inviato una lettera a tutte le federazioni nazionali, comprensiva di un sondaggio. Questo è quanto rivelano le tv pubbliche scandinave NRK (Norvegia) e SVT (Svezia).
Nella missiva si legge, tra le altre cose, che “è molto importante sottolineare che i nostri statuti stabiliscono che la FIS deve svolgere le sue attività in modo politicamente neutrale” e che “nessun atleta al mondo ha scelto dove nascere. Pertanto, dobbiamo sostenere tutti gli atleti in questo senso e garantire che gli atleti non diventino armi per scopi politici”.
Secondo le regole stabilite dal CIO per gli atleti neutrali individuali, se la FIS dovesse concedere il permesso a russi e bielorussi di tornare in gara, gli atleti devono soddisfare determinati requisiti relativi ai test antidoping, tra gli altri, e non è assolutamente consentito loro di esprimere sostegno alla guerra in Ucraina o avere legami con l’esercito russo, cosa che automaticamente esclude la presenza di tutti quegli atleti che appartengono a gruppi sportivi militari. Alcune delle maggiori stelle dello sci di fondo russe saranno quindi ineleggibili per lo status di AIN: tra loro, anche Alexander Bolshunov, che ricopre il grado di capitano della Guardia Nazionale russa.
Nel frattempo, il gruppo della Nazionale russa allenato da Yegor Sorin sta continuando la sua preparazione sulle nevi di Ramsau, dove si trova da una settimana. In questo momento, la località austriaca sta ospitando diverse squadre di sci di fondo e biathlon, tra cui quella finlandese.
“Non abbiamo ricevuto alcuna informazione in merito in anticipo. Ma poi, quando siamo arrivati, abbiamo scoperto che anche loro sembrano essere qui” ha dichiarato l’allenatore della nazionale finlandese di fondo Teemu Pasanen al quotidiano Ilta-Sanomat “Ci concentriamo sul nostro ritiro e non ci interessa chi altro c’è qui. Ma prendiamo atto che sono riusciti a organizzare un ritiro qui.”
Sul “fronte” russo, è presente a Ramsau uno dei maggior talenti di Russia, il 21enne Saveliy Korostelev, che intervistato da Sport Express afferma di aver stretto amicizia con alcuni finlandesi: “Le squadre austriaca e finlandese attualmente alloggiano nello stesso hotel con noi. Anche l’austriaco Mika Vermeulen, che si allena in modo indipendente, si allena qui. Ci sono anche biatleti provenienti da Svizzera, Francia e, credo, ucraini. Incontriamo finlandesi e austriaci ogni giorno. Ho persino stretto amicizia con alcuni finlandesi” ha spiegato il dominatore della Coppa di Russia dello scorso inverno “Non avverto alcuna negatività. Prima io e Mika ci conoscevamo solo online. Ora ci siamo incontrati in pista. È un bravo ragazzo, amichevole e caloroso. Diciamo solo che l’immagine che avevo di lui a distanza è stata confermata.”
Korostelev e il resto della squadra rimarranno a Ramsau fino al 23 ottobre. Poi si recheranno a Livigno, in Italia dove anche Johannes Høsflot Klæbo, si recherà per l’ultimo soggiorno in alta quota prima dell’inizio della stagione. Ma prima di allora, si saprà già se le competizioni internazionali riapriranno le loro porte agli atleti russi e bielorussi, anche solo come AIN.