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Biathlon – L’allenatore dei francesi Amat analizza il poligono di Anterselva: “Il vento ha un’influenza minore”

Photo Credits: Federico Angiolini

In vista dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, la Südtirol Arena di Anterselva ha cambiato quasi radicalmente il look nella zona dello stadio, che al termine dei lavori ha assunto un volto completamente nuovo: la parte finale della pista, come avviene già a Oslo-Holmenkollen, si sviluppa alle spalle del poligono, permettendo di allungare il rettilineo finale. In più, di fronte alla tribuna principale, sono stati eretti due edifici.

In un’intervista rilasciata a Nordic Magazine, Jean-Pierre Amat, allenatore della squadra francese maschile di biathlon, ha analizzato l’influenza di questi lavori di ammodernamento, insieme a una barriera montata sulla destra del bersaglio n. 1, sul vento presso il poligono olimpico, situato ai piedi dei nuovi edifici.

“L’aerologia è stata modificata con l’aggiunta degli edifici, in particolare nell’area a sinistra del bersaglio 30” spiega Amat. “Ora il vento ha un’influenza leggermente minore sui proiettili rispetto al passato. Il poligono di tiro è quindi meno esposto e più incassato.”

Ad inizio settembre, la squadra dei cugini d’Oltralpe ha trascorso due settimane di allenamento ad Anterselva, ma le condizioni meteo non ha permesso loro di lavorare nello specifico su queste nuove condizioni.

“Era calmo e c’era pochissimo vento” racconta il tecnico francese “in sintesi, in passato era uno stadio che incuteva un po’ di timore, ma ora è un po’ rientrato nella norma per quanto riguarda la difficoltà del tiro. La vera difficoltà è più legata all’altitudine e all’arrivo al poligono di tiro. Bisognerà essere bravi nella gestione della pista.”

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