Lo scorso 21 ottobre la Federazione Internazionale Sci (FIS) ha annunciato che a nessun fondista russo sarebbe stato permesso di gareggiare in Coppa del Mondo in questa stagione e di conseguenza di qualificarsi per i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina in programma dal 6 al 22 febbraio prossimi.
In un’intervista a SVT Sport, l’allenatore russo Yegor Sorin commenta la decisione: “Questo sa di russofobia. C’è stata una sorta di ricatto. A mio parere, è completamente ingiusto e sbagliato. Quindi hanno cercato di fare pressione sui 22 membri della FIS affinché prendessero la decisione che poi è stata presa”.
Yegor Sorin, inoltre, sostiene che la FIS sia stata eccessivamente influenzata dal fatto che i paesi nordici, tra gli altri, vogliono vedere una sospensione prolungata. La svedese Linn Svahn ha minacciato il boicottaggio se agli sciatori russi fosse stato permesso di gareggiare. Lo stesso Johannes Hoesflot Klaebo è stato uno dei più attivi alla causa contro i russi. Sorin si è rivolto poi direttamente a lui: “Meno di un’ora dopo la decisione, Klaebo ha scritto di essere felice. Ma la gente ha pianto dopo questa decisione. È stata una tragedia per loro”.
In altri sport, invece, come il pattinaggio artistico e il pattinaggio di velocità, sembra che gli atleti russi possano essere autorizzati a partecipare ai Giochi Olimpici invernali sotto bandiera neutrale.

