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Biathlon , Interviste

Biathlon – La decisione della BIU sul caso Simon avverrà una volta scaduti i termini per fare ricorso

Photo Credits: Dmytro Yevenko

Qualche giorno fa, a seguito della condanna di Julia Simon e della pena detentiva sospesa di tre mesi e di una multa di 15.000 euro per furto e frode, Greg McKenna, direttore dell’Unità d’Integrità del Biathlon (BIU), ha annunciato in un’intervista a TV2 che “tale comportamento potrebbe rientrare nel codice di integrità in quanto atti che potrebbero danneggiare l’immagine o la reputazione dello sport”.

All’epoca, l’Unità d’Integrità del Biathlon ha inoltre specificato che “a seconda delle conclusioni raggiunte dalla Federazione Francese di Sci (FFS), potrebbe prendere in considerazione diverse sanzioni previste dal Codice di Integrità IBU, che vanno da un semplice avvertimento a un periodo di sospensione”.

Venerdì 7 novembre, il giorno dopo che la commissione disciplinare nazionale della Federazione Francese di Sci (FFS) ha inflitto a Julia Simon una sospensione di sei mesi, di cui cinque con sospensione condizionale, Nordic Magazine ha contattato l’Unità di Integrità del Biathlon (BIU) per scoprire cosa sarebbe successo in questo caso.

In primo luogo, sempre tramite Greg McKenna, la BIU ha dichiarato di aver “preso atto della decisione disciplinare emessa dalla Federazione Francese di Sci nei confronti della sig.ra Julia Simon. In conformità con i regolamenti nazionali, sia la Federazione che l’atleta hanno il diritto di presentare ricorso contro questa decisione alla Commissione Federale di Appello della FFS”.

L’Unità di Integrità del Biathlon, “in conformità con lo Statuto e il Codice di Integrità dell’IBU”, ha infine rivelato che “esaminerà la decisione e i documenti a supporto per garantire che sia conforme ai regolamenti e agli standard internazionali del biathlon […] una volta completata la procedura.” Questo implica che la revisione avrà luogo solo una volta scaduto ufficialmente il termine di ricorso previsto dalla legge, sette giorni in questo caso specifico.

L’ex alto funzionario delle forze dell’ordine britanniche, infine, ha chiarito che “questa revisione è una procedura standard quando un organo disciplinare nazionale impone una sanzione che potrebbe avere implicazioni internazionali. Non verranno rilasciati ulteriori commenti durante la revisione”. 

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