La prossima stagione segnerà la fine di un’era nel biathlon italiano, la fine dell’“Era Doro”, con il ritiro dalle competizioni di Dorothea Wierer. Per oltre 15 anni, Dorothea Wierer, dalla parlantina sciolta e dal tiro veloce, si è fatta notare come un’atleta dalla personalità brillante. È passata da campionessa del mondo giovanile a campionessa del mondo juniores, fino a medaglia olimpica, campionessa del mondo, vincente di varie Coppe del Mondo di specialità e per ben due volte vincitrice della Coppa del Mondo generale.
Wierer, intervistata da Biathlon World al termine di una giornata di allenamento al Passo di Lavazè, prima di dirigersi verso la Svezia per l’inizio della sua ultima stagione, ammette di parlare tanto prima delle gare per tenere sotto controllo i nervi, di apprezzare le prese in giro sul suo trucco e sui voli in elicottero. Non c’è mai un momento di noia quando lei è presente da qualche parte. Nella chiacchierata, la fuoriclasse azzurra ha parlato della sua routine mattutina e di come si rilassa lontano dal biathlon.
“In questo momento mi sto svegliando verso le 6:45. La prima cosa che faccio è spegnere la sveglia e poi restare a letto per altri cinque minuti, questo mi consente di non prendere il telefono di mattina perché sono sempre in ritardo e devo prepararmi il più velocemente possibile (ride ndr). Poi faccio colazione, adoro il caffè e un croissant, ma non è il massimo per un’atleta. Di solito, però, durante la stagione, mangio po’ di porridge, pane con miele e il caffè, davvero semplice. Non potrei fare a meno del cioccolato e dei dolci in generale, ma devo regolarmi (ride ndr). Dopodiché dovrei fare stretching, perché mi sento molto rigida man mano che invecchio, ma non lo faccio durante gli allenamenti, solo a novembre, quanto sento la pressione di inizio stagione. A fine giornata, poi, ceno e ultimamente mi piace semplicemente stare a casa mia, rilassarmi con la musica, invitare gli amici e bere qualcosa. Per me è molto importante avere molti contatti sociali. Non mi piace molto la solitudine. La difficoltà più grande dell’essere una professionista, infatti, è stare tanti giorni fuori di casa, sempre con la valigia aperta”:
In seguito racconta il suo modo di essere: “In generale, sono una perfezionista, non solo in allenamento, ma dipende dalla giornata. Nonostante ciò, ho sempre paura, dubbi, non so mai se sto facendo le cose giuste. So che devo credere più in me stessa, ma è molto difficile, o hai quest’attitudine o no. Mi sento però molto fortunata ad avere così tante cose. Ho tutto ciò di cui ho bisogno, anche a casa nuova, ho il divano e la cucina da esterni, la vasca idromassaggio e la palestra, ma penso che la cosa più importante siano le amicizie, il divertimento e la gioia di vivere.”
Poi conclude sui progetti prima dell’inizio di stagione: “Vorrei solo poter fare vita da atleta. Sono così impegnata ultimamente che mi piacerebbe solo allenarmi, mangiare, dormire, ripetere tutto. Sto facendo proprio questo prima della stagione. È difficile, perché ci sono i Giochi Olimpici e tutti impazziscono. Un sacco di sponsor, eventi e cose da fare. Fa parte del lavoro, ma appena inizia la stagione, potrò concentrarmi solo sull’essere un’atleta”.

