Venerdì parte la quarta stagione consecutiva di Coppa del Mondo senza la presenza degli atleti della Russia, per la sospensione arrivata a seguito dell’invasione dell’Ucraina, voluta da Putin, che sta causando tante vittime ormai da quattro anni e mezzo.
Lo scorso ottobre il Consiglio Direttivo della FIS ha confermato l’esclusione degli atleti di Russia e Bielorussia dalle competizioni anche per questa stagione. «Allo stato attuale della situazione, sembra la decisione giusta – afferma la fondista svedese Moa Ilar a SVT – certo, è triste che si tratti di una questione politica, ma ne capisco il motivo».
La svedese ha però sottolineato ovviamente di non esserne felice, in quanto le competizioni perdono doversi atleti di punta: «Direi che non vedremo i migliori sciatori del mondo ed è chiaro che è triste».
A differenza della compagna di squadra Linn Svahn, che ha affermato di aver preso in considerazione l’idea di boicottare le Olimpiadi se agli sciatori russi fosse stato permesso di partecipare. Moa Ilar, tuttavia, ha una diversa opinione. «No, non ho preso in considerazione il boicottaggio. Ho piena fiducia che la Federazione Svedese prenderà le decisioni giuste per noi. Ma ovviamente la situazione sarebbe potuta essere diversa se fosse stata presa un’altra decisione. Ma per come la vedo ora, avrei gareggiato comunque» ha affermato Ilar.
La Federazione Russa di Sci ha presentato ricorso contro la decisione della FIS al tribunale arbitrale del TAS e la decisione è prevista per l’inizio di dicembre.

