Tra i temi di queste prime giornate di gara in quel di Oestersund, uno dei principali è sicuramente quello del ritorno. Naturalmente sul fronte italiano, quello che regala più emozioni è sicuramente quello di Lisa Vittozzi, rientrata dopo un inverno intero di stop, ma anche altre Nazioni hanno avuto grandi sorrisi e gioie per atlete tornate alle competizioni dopo lunghi periodi di problemi fisici: la Repubblica Ceca ha riportato in pista – e sul podio – Marketa Davidova, mentre la Svezia, davanti al pubblico di casa può festeggiare il rientro di Linn Gestblom (Persson da nubile), che aveva lasciato il circuito maggiore del biathlon internazionale al termine dei Mondiali di Nove Mesto del 2024 e da allora è stato per lei un calvario lungo 21 mesi per ritrovare la forma fisica.
La ragione di una chiusura anticipata della stagione subito dopo le gare iridate fu un problema alla spalla destra che la limitava da diverso tempo – costretta ad usare anche un’imbracatura in gara per gestire il tiro a terra al posto del più semplice cinturino che tutti gli atleti hanno attorno al braccio per garantire la maggiore stabilità; così, nel febbraio 2024, la svedese prese la decisione di “andare sotto i ferri” e risolvere il problema chirurgicamente. Ciononostante, nonostante gli allenamenti differenziati, diverse complicazioni e battute d’arresto nella riabilitazione l’hanno costretta a ritardare rientro e a sottoporsi ad un secondo intervento all’inizio dell’anno successivo, saltando così l’intera stagione invernale 2024/2025.
“Sono felicissima di essere tornata di nuovo in pista e alle gare. È una sensazione incredibile poter tornare, finalmente, dopo così tanto tempo e una lunghissima riabilitazione” ha detto a Fondo Italia in mixed zone al termine della gara di ieri, intervistata dall’inviato Giorgio Capodaglio.
Una situazione non facile da gestire anche a livello morale, dovendo restare a guardare i compagni di squadra salire sul podio sapendo di aver lasciato il circuito in uno dei momenti migliori della propria carriera, con al collo un argento iridato in staffetta. La campionessa olimpica nel format però non voleva rinunciare al sogno di poter difendere l’oro a cinque cerchi assieme alla squadra svedese e così si è presa il tempo necessario per poter essere al via quest’anno al meglio delle possibilità, come già fatto vedere dalla prima uscita.
“Mi sento forte e bene. Ma è certo stato difficile stare a guardare anche se è stato bello comunque seguire la squadra, sono stata felicissima per la passata stagione davvero buona che hanno avuto, ma naturalmente volevo essere di nuovo una di loro.”

