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Biathlon – Il ritorno della Regina. Dorothea Wierer a Fondo Italia: “Se mi avessero detto che sarei tornata a vincere, non ci avrei mai creduto”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

“Sono veramente felice, non avrei mai immaginato di salire ancora sul podio”. Il sorriso non le manca mai, nemmeno nelle ultime due stagioni quando non aveva più avuto la gioia di salire sul podio individuale. Oggi però, quel sorriso ha un sapore particolare, quello della vittoria.

Un successo che emoziona Dorothea Wierer e i suoi tifosi, una gioia attesa, sperata, sognata da tutti, un desiderio che oggi è stato realizzato, quando la campionessa di Anterselva ha tagliato il traguardo con 3 decimi di vantaggio sulla sorprendente finlandese Leinamo.

Capace di sorprendere tutti, anche sé stessa, come solo le leggende dello sport sanno fare. «Non so neanche cosa dire – afferma Wierer a Fondo Italiaquando sono arrivata mancavano ancora tante ragazze, non sapevo quindi se qualcuna potesse inserirsi. Diciamo che all’ultimo giro non avrei pensato di farcela, di solito non è il mio pezzo forte, soprattutto lo sprint finale. Sono veramente felice, non poteva andare meglio di così».

Nell’ultimo giro, Wierer è stata caricata fortemente dalle urla dei tecnici azzurri: «Mi hanno dato i riferimenti e fatto un grande tifo, invitandomi a credere in me stessa. Ho cercato di farlo, anche se non è sempre semplice. Ma alla fine è andata molto bene».

Una vittoria che arriva da due anni e mezzo di distanza dall’ultima, quando l’azzurra conquistò il successo proprio nella svedese Östersund, la località dove ha vinto più gare nella sua carriera. Nell’occasione della sprint di venerdì, Wierer partirà addirittura con il pettorale giallo di leader della classifica generale. Un’emozione che riporta indietro nel tempo.

«Se me lo avessero detto non ci avrei creduto – ha ammesso l’azzurra – ormai mi avevano dato tutti per finita e onestamente anche io. A 35 anni non anvrei pensato di farcela ancora. È però una gara individuale, quindi già dopo domani tornerò con i piedi per terra perché inizia la verra Coppa del Mondo con le sprint».

Wierer ha chiuso la gara con il 13° tempo sugli sci e il migliore al poligono: «Ho cercato di sparare fluido. A terra non era semplice, mentre nella prima delle due serie in piedi mi è scappato quel colpo, perché ho avuto troppa fretta ed ero già con la testa in pista. Nelle due serie finali ho lavorato bene. Poi ho cercato di concentrarmi solo su me stessa e non andare oltre».

Bellissimo il momento in cui Tommaso Giacomel, Didier Bionaz, Patrick Braunhofer, Elia Zeni e Daniele Cappellari hanno raggiunto lo stadio appositamente per andare ad abbracciarla e festeggiare la sua vittoria. Un gesto che ha reso molto felice Wierer: «Sono rimasta sorpesa. Mi hanno detto che erano talmente gasati che si sono cambiati e sono venuti subito allo stadio. Mi ha fatto tanto piacere perché da diversi anni passiamo tutta l’estate insieme ed è bello condividere questa vittoria con loro».

Wierer ha poi voluto fare un ringraziamento speciale, dedicando la sua vittoria a coloro che le sono stati vicino durante la preparazione. «Dedico la vittoria a loro, perché questa preparazione è stata la peggiore da quando sono in Coppa del Mondo. Non dico che è stata un incubo, ma ero alla frutta. Tante persone hanno cercato di darmi una mano cercando di aiutarmi. Dedico questa vittoria a loro e li ringrazio».

Se già era la più ricercata, cosa che le provoca un impegno ulteriore oltre a quello sportivo, sicuramente dopo questa vittoria Wierer riceverà ancora più attenzioni in vista di Milano-Cortina 2026: «Manca ancora tanto a Milano Cortina, avrò alti e bassi. Oggi era un’individuale, si decideva tutto al poligono. Con le sprint sarà di nuovo tutto diverso. Cerco di prendere le cose giorno per giorno».

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