Dopo il secondo posto di ieri nella Team Sprint assieme a Elia Barp, arriva oggi un altro posto d’onore nella sprint, sfiorando di pochissimo la vittoria che avrebbe beffato il francese Chanavat.
Davos si conferma un luogo prediletto per l’Italia ma soprattutto per Federico Pellegrino, che lì ha realizzato tantissimi successi e podi nella sua lunga carriera. Alla FISI il valdostano delle Fiamme Oro ha così commentato le due gare.
“E’ stata una due giorni incredibile. Sono davvero sorpreso: non mi aspettavo di potermela giocare in questo modo. Sono consapevole che in genere riesco a cogliere le possibilità, quando si presenta l’occasione. Ma se ripenso alla condizione che avevo solo un mese fa, non potevo pensare di arrivare a Davos e lottare per il podio.”
Una prestazione che ha preso forza da una motivazione extra, confida l’azzurro: “Credo che molta energia sia arrivata con la notizia di essere stato scelto come portabandiera per i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina. Poi a Davos ho sempre raccolto risultati importanti ed è stato bello avere qui al mio fianco Greta e la mia famiglia, che erano con me anche 15 anni fa al mio debutto proprio qui.”
Pellegrino però non è mai del tutto soddisfatto: “Tutto bello, ma c’è stato quel piccolo neo della mancata vittoria per questione di centimetri. Forse se ci avessi creduto un po’ di più le cose potevano andare diversamente. Ma con i se e con i ma la storia non si fa: io provo comunque a farla a modo mio ed essere qui a giocarmela con avversari di 15 anni più giovani di me, nel format più veloce e scaltro del fondo mi fa divertire. E per quest’ultima mia stagione potrò continuare a divertirmi”.


