Davanti al pubblico delle grandi occasioni di Annecy – Le Grand-Bornand, oggi per Emilien Jacquelin, dopo un weekend di grandi risposte come quello di Hochfilzen, c’era la grande possibilità di salire sul gradino più alto del podio. I norvegesi Christiansen e Dale-Skjevdal hanno impedito festa grande al pubblico che gremiva gli spalti della località dell’Alta Savoia, ma lasciando al transalpino un terzo posto comunque di spicco, con cui ha regalato emozioni forti sugli sci e al poligono.
Una prestazione che va ben oltre il risultato sulla classifica finale che, come spiegato dallo stesso biathleta in Mixed Zone a Nordic Magazine, rappresenta soprattutto una svolta mentale.
“Ho ritrovato l’essenza del perché faccio sport: impegnarmi e osare, senza cercare di controllare tutto” ha raccontato “È quello che mi era mancato nelle ultime due settimane, e anche in passato. Oggi ho gareggiato in modo più istintivo e credo che questo mi aiuterà ancora di più nei prossimi giorni”.
Non era facile gestire con questa libertà mentale il weekend casalingo; decisivo in questo senso, anche il bersaglio mancato nel tiro in piedi.
“C’era un’apprensione particolare: bisogna saper canalizzare le emozioni e allo stesso tempo dare tutto, come se fosse in palio un titolo” ha spiegato “(Nel tiro in piedi) c’è stata una piccola esitazione, un attimo di tensione. Ma non mi ha destabilizzato, anzi. È stata una presa di coscienza: dovevo lasciar andare. Sono riuscito a farlo sui quattro colpi successivi. È stato il primo tiro dell’anno affrontato con tanta libertà e leggerezza.”
E ora, con questa nuova leggerezza, il francese è pronto ad andare all’attacco nell’Inseguimento di domani.
