Alla vigilia dell’inizio della 20ª edizione del Tour de Ski, sua ultima partecipazione in carriera, il fondista azzurro Federico Pellegrino è stato avvicinato dai microfoni di FondoItalia, con l’inviato presente a Dobbiaco, Italia, Giorgio Capodaglio, per una panoramica sulle sue sensazioni e aspettative per la competizione.
“Dobbiaco è sempre bella, poi con il sole è tutta un’altra cosa. È proprio bello essere qui, sciare, le piste sono fantastiche e non vedo l’ora di confrontarmi in pista. Penso che le emozioni degli ultimi giorni sono riuscito a smaltirle con qualche buon pasto di Natale in famiglia e con degli ottimi allenamenti in vista di questo Tour de Ski”.
Poi continua parlando del periodo di pausa tra Davos e Dobbiaco: “Dopo Davos siamo andati a sciare su quella poca neve che c’era sul Passo di Lavazé, poi sono tornato a casa e abbiamo festeggiato il compleanno di Alexis (il suo primogenito ndr), abbiamo fatto la cena della vigilia di Natale e purtroppo il 25 non sono riuscito ad essere a pranzo con i miei genitori. Purtroppo va così, è una giostra che gira però è l’ultimo anno e penso che il prossimo anno mi godrò di più le festività natalizie. A Davos abbiamo passato dei bei giorni con Alexis che ha visto la mascotte ed era molto felice”.
Dopodiché si concentra sul suo stato di forma e sugli obiettivi personali per questa competizione: “Sto abbastanza bene e abbiamo fatto un’ottimo allenamento in vista della sprint. La gara è un’ottima opportunità per me. Il tracciato è da tre sparate in salita e poi riposo in discesa per uomini pesanti. Io cercherò di difendermi e di fare il mio partendo bene. Al Tour de Ski bisogna poi andare gara per gara per la classifica finale e fare in modo che la condizione ci sia sempre”.
Poi continua: “Lo scorso anno ho avuto un passaggio a vuoto uscendo dai 20 della classifica del Tour, poi tempo due gare ed ero a lottare per il podio. Ogni anno ha la sua storia, tipo due anni fa in Val di Fiemme non sono nemmeno riuscito a prendere parte alle gare. Nelle ultime stagioni un DNF e due quarti posti mi stanno un po’ stretti, però adesso vediamo come andrà. I format si addicono alle mie caratteristiche, compreso il Cermis, quindi sono fiducioso”.
Conclude spiegando il motivo per il quale gli piace il Tour de Ski: “A me piace il Tour de Ski perché negli ultimi anni sono migliorato tanto dal punto di vista della completezza e i risultati delle ultime stagioni lo hanno dimostrato tra il podio nella generale di Coppa del Mondo, le gare di Trondheim e lo stesso Tour de Ski. So che questa competizione a tappe su più format di gara fa emergere atleti completi ed è una bella opportunità per me e ce la metterò tutta”.
Di seguito, il video integrale dell’intervista.
