DOBBIACO – Si torna in Italia e quale migliore occasione se non la tappa casalinga di Dobbiaco per Federica Cassol per ottenere la seconda top 10 di carriera dimostrando di gradire particolarmente la pista della Val Pusteria, dopo aver giù fatto molto bene lo scorso anno quando agguantò la qualificazione.
Giorgio Capodaglio, inviato per Fondo Italia nella località altoatesina, ha raccolto le impressioni e la soddisfazione della valdostana: “Ci voleva un po’ di fiducia in me stessa! Questa sprint fa pensare che stiamo facendo le cose per bene, anche perché quest’anno sono partita con un po’ più di pressione addosso ripsetto all’anno scorso e di testa era meno spensierata. Ora anche nelle battiere si vede che ho fatto più esperienza rispetto alla scorsa stagione, e ho iniziato a capire come giocarmela. Poi oggi mi sentivo bene davvero ed è stato molto bello.”
Parole piene di orgoglio quelle della fondista del CS Esercito, che è stata brava prima della penultima salita a leggere la situazione e ad infilarsi all’interno per guadagnare la giusta posizione in vista del finale. Anche in semifinale, dove la concorrenza era comunque di primissimo piano e non era semplice farsi strada, c’era la sensazione che il passaggio del turno non fosse così proibitivo. “In campo femminile riuscire a vedere queste situazioni ed essere in grado di sfruttare l’occasione è oro. Trovarmi con un gruppo così mi ha dato ancora più fiducia, soprattutto nell’ultima salita dove ho visto che potevo giocarmela e dire la mia. Questo Tour è iniziato col piede giusto!”
L’appetivo viene sicuramente mangiando e ora il grande appuntamento per Cassol sarà la prova generale olimpica in Val di Fiemme con la sprint in classico, ma l’obiettivo in realtà è ancor più ambizioso: “Fare ancora un po’ di gare mi fa bene, l’importante è arrivare in salute alla sprint in classico, e poi man mano vedremo come sto. Non mi dispiacerebbe finirlo, anche salire sul Cermis è un’esperienza.”


