Nonostante la Coppa del Mondo di specialità fosse già stata ipotecata da Klaebo con il primo posto nelle qualificazioni e vinta dal norvegese già nei quarti di finale, Federico Pellegrino ha lottato moltissimo nella sprint disputata ieri in Canada. Ha dato tutto come sempre il valdostano, ma in semifinale è rimasto però chiuso, tagliando il traguardo terzo e non qualificandosi così per la finale. L’azzurro ne ha approfittato per fare un bilancio della sua stagione. «Ho perso la coppa nella prima parte della stagione – ha affermato l’azzurro attraverso un comunicato stampa diffuso da EKIPE Sport Service – e a Québec City sono partito per vincere la gara, perché sono uno al quale piace vincere sempre, ma senza pensare alla Coppa. Non ho mai saltato una gara tranne quella preolimpica della Corea. E’ stata una stagione molto dispendiosa e, per questo, difficile. Amo curare i particolari ed è una scelta che dà tanto ma che toglie anche tanto. A livello mentale non ho più energie. Ho bisogno di staccare la spina. E’ stata una stagione strana: ognuno di noi non era al 100% in Coppa del Mondo perché c’erano i mondiali come obiettivo dell’anno. E un po’ tutto ha girato intorno a quello».
Una stagione che ha portato a Federico Pellegrino un oro e un argento mondiale a Lahti, che si sono aggiunti al bronzo ottenuto a Falun nel 2015 e alla Coppa del Mondo Sprint della stagione scorsa. L’azzurro ieri è saluto sul podio della classifica di specialità, celebrando così il trionfo del giovane Klaebo, prima di tornare in gara oggi per la 15km in tecnica classica. «A Lahti non è stato il Pellegrino più forte di sempre, ci sono state altre volte nelle quali mi sono sentito più forte. Ma ero il più competitivo di sempre: forte di testa e forte di gambe».
Pellegrino: “Mi piace vincere sempre, ma ora voglio staccare la spina”

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