Il 13 ottobre 2016 esplose uno dei più grandi scandali sportivi della storia norvegese. Therese Johaug risultò positiva allo steroide anabolizzante Clostebol in un test antidoping.
La sostanza era contenuta nella crema Trofodermin, che la fondista usò per curare un fastidioso herpes labiale. Questo errore le costò le Olimpiadi del 2018.
Il medico della squadra nazionale Fredrik Bendiksen si prese la responsabilità dell’accaduto, dando le dimissioni, e dalle colonne della testata norvegese Tidsskriftet è ritornato a parlare dei suoi errori.
"Se la mole di lavoro è eccessiva per un lungo periodo di tempo, oltre i limiti del sopportabile, credo che il rischio di errore aumenti. È l’unico legame causale che posso vedere ora, quattro anni dopo. Avevo attraversato un periodo di lavoro estremamente pesante con molte richieste, inoltre, la mia attività di medico di base era sotto pressione per le malattie in famiglia. Era semplicemente troppo.
In una tesa conferenza stampa, Bendiksen e Johaug spiegarono al popolo norvegese cosa era successo. Dopodiché, il medico tornò a casa e soffrì di diversi attacchi di panico, subendo la pressione della stampa.
"Non ero preparato per quello che sarebbe successo dopo. Ci sono stati molti che mi sono stati vicini, direttamente o successivamente. Altri che mi aspettavo vicini in quel momento, non lo hanno fatto. Mi ha fatto male."
Sci di Fondo – Caso doping Johaug: dopo 4 anni il medico Fredrik Bendiksen torna sulle responsabilità e conseguenze dell’errore

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