È stato una delle grandi sorprese del Mondiale di Oberstdorf, capace di vincere la medaglia di bronzo nella 15 km in skating nonostante una caduta. Harald Amundsen è riuscito subito a lasciare il segno, pur essendo ancora classe ’98 e con alle spalle ancora poche gare di Coppa del Mondo. Un bel talento, che ovviamente è riuscito a entrare nella Squadra A norvegese dopo l’ottimo risultato ottenuto in terra tedesca.
Eppure anche per un atleta molto competitivo come lui è difficile tenere il passo di Therese Johaug nel corso degli allenamenti in quota, soprattutto nei primi giorni a Livigno. L’ha raccontato lo stesso Amundsen in un’intervista a Nettavisen: «Non abbiamo fatto allenamenti congiunti con le ragazze, ma Therese mi ha superato più volte nei primi allenamenti a Livigno. Il suo ritmo era molto più alto del mio. La reazione? Prima di tutto, sono rimasto impressionato. È semplicemente incredibile. Allo stesso tempo, ha molta più esperienza di quota rispetto a me. Lei sa il fatto suo, ma è semplicemente impressionante. È una macchina. Non posso rischiare e stare dietro di lei. Devo restare calmo e non permettermi di distrarmi perché una donna mi sta sorpassando. Non credo che ci siano così tanti gli atleti al mondo che potrebbero batterla in salita, soprattutto in condizioni di quota. È forse una delle migliori atlete al mondo in allenamento. Quindi sopravviverò al fatto che mi superi in allenamento».
Sci di Fondo – L’ammissione di Harald Amundsen: “Johaug mi ha superato più volte in allenamento”

Ti potrebbe interessare
Sci di fondo – La nazionale azzurra di Cramer in raduno in Val di Fiemme. Assente Pellegrino, tornerà a Livigno
Appuntamento a Passo di Lavazè per il gruppo Cramer della nazionale italiana di sci di fondo. La squadra ha
Biathlon – Elsenborn, Florent Claude e Maya Cloetens campioni estivi di Belgio nella mass start
Mentre a Lima, in Svezia, andavano in scena i Campionati Svedesi Estivi, la posta in palio era molto alta anche a
Sci di fondo – Mika Myllylä, quattordici anni dopo: un libro rivela nuovi dettagli sulla misteriosa morte del finlandese
Sono ormai trascorsi oltre 14 anni da quel 5 luglio 2011 in cui perdeva la vita Mika Myllylä, iconico fondista